Phil è vivo? L’atterraggio, abbandonato su una cometa dal 2014, ha un messaggio

Il coraggioso Phil ha ancora qualcosa da dire alla Terra. Stiamo parlando della squadra di sbarco, che il 12 novembre 2014 è atterrata avventurosamente sulla cometa 67P / Churyumov-Gerasimenko, e tre giorni dopo si è spenta per mancanza di energia. Ma alle 17:00 CET del 28 ottobre 2020, Phil, sorprendentemente, ha ancora qualcosa da dirci. Lo ha segnalato tramite il suo account Twitter.

Chiaramente, il profilo Twitter di Philae è gestito dall’ESA, l’Agenzia spaziale europea che ha supervisionato la missione Rosetta. Il tweet rosso, pubblicato il 27 ottobre, è molto chiaro e semplice: “C’è qualcosa che vorrei dirti … domani alle 17:00 CET. (28 ottobre 2020 alle 17:00 in italiano, ndr) “

Si pensava che Phil potesse essere ora un coraggioso ricercatore inerte bloccato su una cometa in orbita attorno al sole, eppure sembra ancora viva. E non deve esserlo.

Phil, un avventuriero non dimenticato

La missione Rosetta ha lanciato una sonda con lo stesso nome, che ha trasportato lo sbarco di Phil il 2 marzo 2004. Il suo compito era quello di raggiungere la cometa 67P / Churyumov-Gerasimenko per atterrarvi Phil e studia la superficie della cometa per la prima volta nella storia umana.

Phil e Rosetta

La rosetta ha impiegato dieci anni per arrivare alla cometa, svolgendo compiti minori e molto importanti, passando per Marte per fare una piccola spinta e cambiare rotta sfruttando l’effetto di una fionda planetaria, per poi dirigersi verso la cometa, fotografando nel 2010 anche il più grande asteroide mai osservato da vicino: 21 Lutetia.

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foto scattata da Rosetta: asteroide 21 Lutetia

Rosette e Phil hanno raggiunto la cometa 67P / Churyumov-Gerasimenko e il 12 novembre 2014 Phil è atterrato su di essa. Effettivamente preso tre volte. purtroppo il razzo posteriore e gli arpioni, che dovevano fissare Phil a terra, fallirono.

Phil rimbalzò sulla superficie tre volte e si ferma vicino a un grosso masso, una delle sue tre gambe in una fessura. La posizione era unilaterale, il masso ombreggiato ei pannelli solari di Phil non ricevevano più l’energia necessaria al Sole per far funzionare i sistemi.

Ogilkia era un posto dove Phil sarebbe dovuto venire se tutto fosse andato bene

Phil è stata in grado di fare senza sforzo alcune delle cose che aveva viaggiato nello spazio per così tanto tempo. Nell’atmosfera di una cometa è fisso la presenza nel suolo di molecole contenenti carbonio e idrogeno e sedici composti organici compresi acetamide, acetone, metil cianato e propionaldeide.

Il contatto di Phil con la Terra attraverso la Rosetta è stato interrotto il 15 novembre 2014. Phil mancava di energia. L’estate del 2015 ha avuto un breve singhiozzo, ma poi da Terra l’unità di trasmissione contenente Rosette e Phil è stata scollegata.

Il 30 settembre 2016 uno sbocco, anch’esso privo di energia, si è schiantato contro una cometaguidato dalle ultime immagini inviate sulla Terra per identificare anche il piccolo corpo di Phil e il momento esatto della sua complessa dimora.

Apri l’originale

Phil è stata la prima e ancora l’unica acclamazione nella storia umana. Non tutto ha funzionato, ma è comunque riuscito a dirci alcune cose su questi affascinanti oggetti che sono comete.

Risveglio impossibile?

Ma ora Phil sembra essersi svegliato. Tuttavia, questo è impossibile. Anche se le batterie vengono caricate da pannelli solari data la favorevole vicinanza al sole, non ci sarebbe alcun ponte di comunicazione con la Terra, che sarebbe garantito dalla presenza della sonda Rosetta in orbita attorno alla cometa.

È quindi molto più probabile che ciò che Philae vuole dirci da lì sia il risultato di ricerche condotte qui sulla Terra. Qualcosa che Phil è riuscito a dire a morte agli scienziatie su cui gli scienziati hanno lavorato in tutti questi anni.

Potremo scoprire la verità solo alle 17:00 del 28 ottobre. Phil ci dirà direttamente da il suo profilo Twitter.

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