Il corrispondente storico di Paradise aveva 74 anni

Pino salta, per cui è morto un corrispondente storico di Paradise Infezione da covid da coronavirus poco dopo le 13 di oggi, mercoledì 28 ottobre. Il giornalista, classe 1946, è stato ricoverato nella capitale per diverse settimane a causa di un coronavirus.

Era uno degli inviati della Rai. Ha seguito molti eventi, dalla prima guerra del Golfo al conflitto serbo in Croazia, dallo smembramento dell’ex Unione Sovietica e dell’ex Jugoslavia alla crisi dell’Afghanistan, tranne il difficile dopoguerra in Iraq (dove è stato l’ultimo compagno di Enzo Baldoni e la rivolta). .

carriera

Ha fatto molti reportage in tutto il mondo, è stato il primo reporter occidentale a entrare nella centrale di Chernobyl dopo il disastro, il primo a scoprire i resti di Che Guevara in Bolivia e ha mostrato immagini fino ad allora segrete di Square 51 nel deserto del Nevada. Si è occupato anche di cronaca, in particolare, di mafia, terrorismo e rapimenti, oltre che di terremoti e calamità naturali.

Prima di dedicarsi all’attività di blogger e scrittore, è stato redattore capo dei servizi di intelligence del Tg1. È stato docente al Master di Giornalismo radiotelevisivo dell’Università Lums di Roma. Ha scritto 15 libri.

“Niente parole” commentò emotivamente suo figlio Gabriele.

La comunità di Ostia, il quartiere della capitale dove ha scelto la vita, sente dolore e shock.

Ultimo aggiornamento: 14:09


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