Parlamento europeo sospende le giornaliere: protesta dei deputati

Una raffica di proteste al presidente del Parlamento europeo per l’indennità giornaliera Con indennità giornaliera – circa 323 euro, sospesa per Covid. Come riportatoHafpost,, in effetti c’è chi lo indossa “danni causati a una singola istituzione selezionata“Sull’Ue, ma anche su chi la celebra”tornando a casa a Bruxelles“E quindi non posso”perdere l’indennità giornalieraA causa dell’elevato numero di contagi in Belgio, che supera i 15mila, il presidente David Sassoli ha deciso di chiudere l’ufficio anagrafe. Il Parlamento europeo, infatti, lavora a distanza e la registrazione della frequenza alle lezioni non ha senso, visto che l’indennità giornaliera non è in realtà assistenza quotidiana al personale o ai funzionari sotto forma di rimborso delle spese di viaggio e del luogo di residenza se viene loro ordinato di svolgere le loro attività fuori dall’ufficio Se i deputati al Parlamento europeo non si recano fisicamente a Bruxelles e lavorano da casa, non hanno diritto all’indennità giornaliera.

I deputati protestano: “Dobbiamo pagare le spese”

Tuttavia, per molti eurodeputati, la decisione di Sassoli deve essere riconsiderata. E immediatamente: “Considera la possibilità di registrarti online o presso un ufficio dove non ci saranno visite in cui le riunioni saranno proibite – sottolinea il greco Janis Lagos, leader della Golden Dawn-. “È sbagliato che veniamo privati ​​delle indennità giornaliere che possediamo“. Secondo il finlandese Niels Torvalds (Rebuild Europe), “molti di noi si stabilirono a Bruxelles con un contratto di uno o anche tre anni. Quando veniamo a Bruxelles, dobbiamo assicurarci di ottenere l’indennità per i giorni in cui siamo in città, non c’è da stupirsiInsomma, sembra che gli eurodeputati non possano vivere senza asilo nido: come toglierli dall’ossigeno.

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Non tutti, francamente, guardano al portafoglio e al guadagno personale. C’è anche chi protesta per ragioni più che comprensibili e legittime, come Marcus Ferber, Tedesco PPE: “In qualità di Presidente del Parlamento europeo, lei deve lavorare per rendere possibile il nostro lavoro, non per ostacolarlo. Il parlamento, chiuso per decisione del suo alto rappresentante, perde la sua legittimità“, – lui scrive.

Una situazione segreta e allarmante in Belgio

La chiusura dell’ufficio anagrafe è dettata dall’aumento dei contagi. Data la situazione dell’infezione in Belgiocome riportato dall’agenzia Adnkronos, a partire da lunedì e fino al 13 dicembre, i negozi non residenziali saranno chiusi, il lavoro intelligente sarà obbligatorio ove possibile e le frontiere rimarranno aperte, ma i viaggi sono fortemente scoraggiati. La decisione è stata presa da un comitato di conciliazione presieduto dal primo ministro. Nella settimana dal 20 al 26 ottobre, le infezioni giornaliere medie sono state 15.316 positive ogni 24 ore, con un aumento del 38% rispetto alla settimana precedente. D’altra parte, il tasso di mortalità è stato in media di 79,4, in crescita del 43,9% rispetto ai sette giorni precedenti. Inoltre, il numero di pazienti ricoverati in un ospedale belga (5924) è superiore a quello della prima ondata di pandemia (5759 era un record il 6 aprile), mentre i virologi spiegano che se non vengono prese misure più severe, il punto di saturazione 2 Mille pazienti in terapia intensiva saranno raggiunti il ​​6 novembre.

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