Spagna: decine di migliaia manifestano per l’indipendenza della Catalogna

Al: 11 settembre 2023 alle 23:50

Decine di migliaia di persone hanno manifestato a Barcellona per chiedere l’indipendenza catalana. Dopo le elezioni generali spagnole, particolare attenzione è stata rivolta ai partiti separatisti. Possono far pendere la bilancia.

Decine di migliaia di catalani hanno chiesto l’indipendenza della regione situata nel nord-est della Spagna in occasione della Giornata nazionale della Diada. Dopo una marcia, i manifestanti si sono radunati in Plaza España, nel centro di Barcellona, ​​secondo un corrispondente dell’agenzia di stampa tedesca (DPA). Là hanno scandito slogan come “Indipendenza, libertà”.

Le informazioni sul numero dei partecipanti variano ampiamente: mentre gli organizzatori, il Movimento Civico dell’ANC, parlavano di circa 800.000 partecipanti alla serata, la polizia presume che ci fossero circa 115.000 manifestanti in prima serata. La “Diada” commemora la perdita dell’autogoverno nel 1714.

I catalani sperano in una maggiore influenza

Il leader del governo regionale catalano, Pere Aragonés, aveva detto poco prima della manifestazione che l’opportunità offerta dall’improvvisa importanza dei partiti catalani nella formazione del nuovo governo spagnolo non doveva essere persa.

La manifestazione di quest’anno è stata seguita con particolare interesse in tutta la Spagna, con i partiti separatisti catalani che hanno svolto un ruolo chiave come potenziali “regnanti” nella politica spagnola.

Saranno i separatisti a decidere chi governa la Spagna?

I due partiti separatisti catalani nel parlamento di Madrid decideranno nelle prossime settimane se il capo del governo ad interim Pedro Sanchez potrà continuare a governare o se si dovranno tenere nuove elezioni. Perché senza il voto dei catalani i socialisti guidati da Sánchez non avrebbero la maggioranza.

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Ma prima, il leader dell’opposizione Alberto Nunez Feejo del Partito popolare conservatore, che ha ricevuto il maggior numero di voti nelle elezioni del 23 luglio, ha tempo fino al 27 settembre per formare una coalizione di governo. Tuttavia, gli vengono concesse solo scarse possibilità. Sánchez potrebbe quindi negoziare con il partito nazionalista di sinistra Riformista e Riformatore di Aragonés, in primo luogo con il partito Gantz del leader separatista belga Carles Puigdemont. I Gentes, meno disposti al compromesso, hanno finora chiesto, tra l’altro, un referendum sull’indipendenza, considerato inaccettabile in Spagna.

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