CALLEJON SI PRESENTA E PARTE IMMEDIATAMENTE!

77 … gambe di donne! Immagino che abbiamo giocato tutti a bingo e quando quel numero è stato giocato, è stato annunciato ciò che il taxi aveva previsto. Per i ragazzi penso che l’immagine sia più che gradita, ma ora interessa le gambe di Jose Maria Calehon, che indossa questo simpatico numero sulla schiena. Ieri è stata la sua giornata, la sua presentazione ufficiale, e devo dire che mi piace molto e spero che sarà di grande aiuto alla nostra Fiorentina. Numero 7 di Ribera, e visto come è arrivato bene nella nostra squadra, il doppio 7 mi fa sperare in un doppio divertimento.

Non so se domenica prossima debutterà con la “Viola”, quando le sue condizioni saranno ottimali, ma mi interessa vedere come giocherà Iachini con lui. Lo spagnolo provava a dire di non aver mai giocato a Napoli col punteggio di 3-5-2, ma si sta chiaramente adeguando a quanto chiederà il suo allenatore. Credo che nelle prossime partite sarà fondamentale quello che metterà in campo il tecnico, che la squadra saprà esprimere, perché se non c’è dubbio che il girone dei gigli non è male, non vogliamo più vedere partite come contro la Sampdoria. . Ma se non lo vogliamo noi tifosi possiamo importare anche il diritto, ma la Commissione ha definito “disgustoso” l’ultimo incontro al “Franci” e credo sia un buon allarme per chi dovrebbe gestire le sorti tecniche e tattiche della Fiorentina.

Nella prestazione di Calehon, le parole di Antonioni mi hanno fatto sorridere quando ha identificato il rookie come “un giocatore eclettico che può giocare come esterno, attaccante e trequartista, tanti gol e tanti assist”. Fantastico, manca la partita nel trequartista o nella difesa centrale e poi siamo pronti! Giancarlo sta scherzando, ridere a questo punto aiuta! Ci sono anche due paroline sul trasferimento, e se prendesse anche un buon attaccante forse troverebbero un proficuo finalista. Ma sempre per ritrovare un sorriso, guardiamo e applaudiamo Catrona e le sue prestazioni sotto i 21 anni, coronate da un gol, sulla trasferta di Sottil, che in precedenza aveva portato in vantaggio gli italiani.

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Per tornare a Calehon, le sue parole sulla sua esperienza, che avrebbe messo a disposizione dei suoi compagni più giovani, e la voglia di vivere questa nuova esperienza dopo sette anni a Napoli furono soddisfatte, anche se scontate. Nella sua vita nel cerchio azzurro ha respirato tutta l’energia che il pubblico napoletano conosce, ed è molto dispiaciuto che non possiamo andare allo stadio perché i nostri 77 capiscano che non siamo qui da meno e sappiamo stare vicini ai nostri ragazzi con grande passione ed entusiasmo. Il periodo storico è difficile, ma sono convinto che capirà ancora quanto lo apprezziamo. Di certo aveva già percepito qualcosa quando ha detto, parlando anche della famiglia, “qui a Firenze saremo con Dio”, e non possiamo che essere d’accordo con lui. Vedendo come alcuni eroi hanno lasciato la nostra città e la nostra squadra, per me aveva già segnato il suo primo gol in viola!

Signora in viola

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