Un uomo è morto in strada in Italia a causa di un proiettile alla baionetta. Si dice che il motivo sia un argomento banale in una situazione di traffico quotidiano.
Sirolo, famosa cittadina costiera sul Mar Adriatico nelle Marche, è diventata teatro domenica pomeriggio di una terribile tragedia. Un piccolo litigio nel traffico si è intensificato quando Klajdi Petri, 23 anni, dall’Albania, ha voluto aiutare un amico. Melloul Fattah, un algerino di 27 anni, ha preso una baionetta e ha ucciso Petrie a bruciapelo. Fatah è fuggito ma è stato poi arrestato dalla polizia.
Un uomo scende dall’auto e spara con una baionetta a un 23enne
Il confronto è iniziato quando un gruppo di amici, che pranzavano insieme a Marina di Montemarciano, hanno voluto concludere la giornata con un aperitivo al Cerullo. C’erano due auto sulla strada, una delle quali guidata da una donna che non conosceva bene le strade. Klajdi-Petri era nell’altra macchina con suo fratello e un amico. Quando la prima macchina che procedeva lentamente ha causato problemi alla rotonda, Maloul Fath, che stava guidando tra le macchine, ha perso la pazienza. Ha insultato l’autista e alla fine è intervenuto fisicamente. Danilo, amico della vittima, è poi sceso dall’auto ed è scoppiata un’accesa discussione.
Klajdi-Petri e i suoi compagni hanno notato l’alterco, hanno fermato la loro Mercedes e si sono avvicinati al gruppo. Fatah prese la lancia che era nel bagagliaio della sua macchina. Ha sparato a Petrie da una distanza di circa tre metri, colpendolo al petto e uccidendolo. Petrie è morto nonostante le cure mediche immediate. Fatah è fuggito ma è stato poi arrestato.
L’autore del reato nega il delitto
Fatah ha affermato di aver preso la lancia per legittima difesa. Tuttavia questa versione è contestata dai parenti delle vittime. Gli investigatori tendono anche a credere che Fatah abbia agito intenzionalmente. È stata ordinata l’autopsia ed è stata aperta l’accusa di omicidio. La comunità albanese della regione piange Petri, ricordato come un giovane impegnato.
M.H