Il giudice sequestra 780 milioni di euro ad Airbnb

Al: 7 novembre 2023 alle 14:05

La piattaforma immobiliare Airbnb deve consegnare al fisco italiano circa 780 milioni di euro. Da anni la società americana non paga tasse sugli affitti brevi.

La società americana Airbnb dovrà versare allo Stato italiano circa 780 milioni di euro. La Procura di Milano accusa la società, specializzata nell’affitto a breve termine di appartamenti e camere, di non aver pagato per cinque anni l’imposta stanziata per tali affitti. Lunedì sera il gip ha disposto ufficialmente il sequestro della somma. Dal 2017 al 2021 Airbnb non ha pagato l’imposta del 21% sui redditi derivanti dagli affitti a breve termine.

Nel 2017 è stata introdotta in Italia la cosiddetta imposta unificata sui redditi da locazione. All’epoca la piattaforma immobiliare aveva intentato una causa contro il fornitore. Tuttavia, lo scorso dicembre la Corte di Giustizia Europea ha respinto le argomentazioni di Airbnb, confermando che Airbnb deve pagare l’imposta. L’indagine giudiziaria è iniziata nella primavera del 2022 dopo la prima verifica fiscale di Airbnb. Secondo la Procura generale il fatturato derivante dall’imposta ammonterà a 3,7 miliardi di euro in cinque anni.

Rabbia per Airbnb: le tasse potrebbero continuare ad aumentare

La piattaforma di residenza è apparsa sconvolta dopo l’ordinanza del gip. Airbnb è in contatto con l’ufficio delle imposte. “Siamo certi di aver agito nel rispetto della legge e intendiamo esercitare i nostri diritti”, ha affermato l’agenzia ANSA citando la società.

L’attuale governo italiano vuole in futuro aumentare la flat tax dal 21 al 26%. Vuole combattere soprattutto la carenza di alloggi nelle grandi città, gli alti prezzi degli affitti e il sovraffollamento turistico. Molti proprietari preferiscono offrire i loro appartamenti ai turisti perché possono addebitare prezzi più alti per affitti a breve termine.

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