Come i fornitori di servizi e la città di Francoforte vogliono mitigare i problemi


Parcheggiato con noncuranza: le linee rette erano chiaramente importanti per l’architetto, ma il sistema era irrilevante per i noleggiatori di scooter.
Foto: Laila Sciabola

Da settembre, gli e-scooter non saranno più disponibili per il noleggio a Parigi. Se ne discute anche in città tedesche come Francoforte. I fornitori di e-scooter vedono minacciata la loro attività.

MAteo Salvini vuole fare pulizia in Italia. Niente più caos, niente rispetto delle regole, niente più guida sfrenata. In Italia, tra tutti i luoghi, il paese dell’anarchia sull’asfalto, dove sbattere le palpebre è un fastidio, suonare il clacson è un obbligo e ogni luogo è un potenziale parcheggio. A fine giugno il ministro dei trasporti italiano ha dichiarato di voler finalmente “creare un po’ di ordine”.

La sua soluzione: regole più severe per gli e-scooter. La prevista riforma del codice della strada stabilisce, ad esempio, che in futuro i conducenti di scooter elettrici devono indossare il casco, stipulare un’assicurazione aggiuntiva e che è generalmente vietato parcheggiare scooter elettrici sul marciapiede. Dopotutto, sono ancora consentiti. A Parigi, invece, gli e-scooter a noleggio stanno scomparendo del tutto dal 1 settembre, a seguito di un sondaggio tra i cittadini. Sebbene abbia preso parte solo il 7,5 per cento dei parigini, il sindaco si sente obbligato ad assumersene, soprattutto perché il risultato corrisponde ai suoi desideri.

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