Approfittando del “perdono” concesso da Elisabetta II per i servizi nazionali, come previsto dalla legge, ieri Galant è riuscito a ridurre di dieci mesi la pena al ministero della Giustizia in riconoscimento del “coraggio eccezionale” mostrato nel palazzo Pescheria, che si affaccia sulla strada. al London Bridge, che è stato il luogo dell’attacco. “Ha contribuito a salvare vite umane, nonostante l’enorme rischio che si è preso personalmente”, ha detto in un comunicato il procuratore generale.
La riduzione della pena fa si che già nel giugno del prossimo anno si consideri una questione di liberazione anticipata a cui può avere diritto il detenuto, anche se ha scontato almeno la metà della pena e con condotta adeguata. Galant ha più volte espresso rimorso per l’omicidio, avvenuto in stato di ebbrezza e nell’errata convinzione che la vittima, Barry Jackson, Un pompiere di 33 anni, ha molestato la sua ragazza. “In prigione, è cambiato e penso che il suo gesto sul London Bridge gli abbia fatto guadagnare una riduzione della pena”, dice suo figlio. Anche il figlio di Jackson è d’accordo: “Ha comunque scontato la maggior parte della pena, e se qualcuno dimostra che meritava la riabilitazione, aiutalo adeguatamente”.
A seguito dell’attacco al London Bridge, cinque persone sono state accoltellate, due delle quali hanno perso la vita. L’attaccante, Usman-khan, nato nel Regno Unito da genitori immigrati dal Pakistan, è stato rilasciato dalla prigione l’anno precedente dopo essere stato condannato per terrorismo. Vari civili lo hanno affrontato quando è scappato dal Fish Store, tra cui Stephen Galant, facilitando il lavoro della polizia e impedendogli di accoltellare altri.