Venezia sfugge allo status di Patrimonio dell’Umanità “a rischio di estinzione”.

Dopo aver annunciato le tariffe Venezia sfugge allo status di Patrimonio dell’Umanità “a rischio di estinzione”.

Un gruppo di visitatori attende l’arrivo della gondola. Dal 2024 i turisti giornalieri dovranno pagare un biglietto d’ingresso per visitare Venezia.

© Christoph Sator/DPA

Alla fine di luglio l’UNESCO ha raccomandato che la città di Venezia venga classificata come patrimonio culturale mondiale a rischio di estinzione. Ora che la località balneare ha imposto il tanto discusso biglietto d’ingresso, la cosa sta scivolando sotto il tappeto.

Poco dopo aver annunciato una tassa per i visitatori giornalieri, Venezia ha evitato di essere designata dall’UNESCO come sito del patrimonio mondiale “in pericolo di estinzione”. Il Comitato del Patrimonio Mondiale, attualmente riunito a Riyadh, in Arabia Saudita, ha deciso di non aggiungere la città di Venezia alla Lista del Patrimonio Mondiale in pericolo, ha annunciato giovedì l’UNESCO. Ma gli esperti che lavorano a Venezia lo avevano già raccomandato in precedenza e accusavano la città di “misure di protezione inadeguate” ai fini del turismo di massa.

Venezia addebita un biglietto d’ingresso per i turisti giornalieri

Vista l’imminente decisione, martedì il Comune italiano dei laghi ha dato il via libera a un biglietto d’ingresso di cinque euro per il centro storico. La procedura di prova prevista per la primavera del 2024 mira a limitare il numero di visitatori della Città Patrimonio dell’Umanità.

La tariffa deve essere applicata per un massimo di 30 giorni all’anno, quando tradizionalmente si riversano grandi numeri di visitatori nella città, che ospita Piazza San Marco, il Ponte di Rialto e i suoi numerosi canali. I giorni interessati verranno comunicati successivamente. Sono esenti dalla tariffa i turisti che pernottano in città ed i minori di 14 anni.

L’opposizione ha criticato le tasse, definendole una concessione affrettata all’UNESCO. Ha sottolineato che la città non ha indagato su come le tariffe dissuadono i turisti dal visitare. A Venezia si discute da anni su come comportarsi con milioni di visitatori. I piani per i pedaggi sono stati più volte rinviati a causa delle preoccupazioni per il settore del turismo.

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Alla fine dello scorso luglio, l’UNESCO ha raccomandato che la città fosse classificata come patrimonio culturale mondiale a rischio di estinzione. La città balneare italiana rischia di subire danni “irreparabili” se le autorità italiane non faranno di più per proteggerla. Nel 2021, Venezia aveva già evitato per un soffio l’inclusione nella lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO in pericolo, grazie a una modifica delle regole per le navi da crociera, le cui grandi onde stavano erodendo le fondamenta della città.

L’UNESCO ha dichiarato Venezia e le sue lagune Patrimonio dell’Umanità nel 1987. Fondata nel V secolo, questa città insulare è una delle città più visitate al mondo, ricca di tesori architettonici e opere d’arte. Nelle ore di punta vi soggiornano 100.000 turisti a notte, oltre a decine di migliaia di visitatori giornalieri.

lungo Agenzia di stampa francese

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