Una donna italiana scopre la scioccante verità su suo nonno


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A Chiara Querrey viene detto che suo nonno ha salvato gli ebrei nell’Italia fascista. Fatto sta che Antonio Martiradona era il comandante di un campo di concentramento a Mantova.

In via Principe Amedeo a Mantova, al civico 42, sporgono dal suolo quattro lastre di ottone. L’urto commemora Enya Samuel, Iled, Silvana e Louisa Levy. La famiglia di quattro persone visse in questa maestosa casa a un piano fino al 20 marzo 1944. Louisa Levy aveva allora 13 anni. Dei 42 ebrei mantovani deportati nel campo di sterminio di Auschwitz un anno prima della fine del regime nazista, solo un sopravvissuto fece ritorno.

Le targhe commemorative sono state installate nel 2020. Poi Chiara Querrey le ha guardate. Particolarmente toccato dal destino della giovane Louisa. Una ragazza con tutta una vita davanti, come le sue due figlie, di 16 e 13 anni. Quiri ha scattato una foto dei quattro ostacoli. L’ha stampata e l’ha appesa sul lato destro del frigorifero nel negozio che gestisce con il marito Alessandro, vicino a Mantova. I due vendono croste di pizza precotte. Questo piccolo memoriale ora è appeso al frigorifero. Non dimenticare.

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