Un terremoto tra Grecia e Turchia di magnitudo 6,7 – Corriere.it

Un forte terremoto di 6,7 gradi della scala Richter è stato registrato oggi sull’isola greca di Samos nel Mar Egeo con un epicentro a 17 km da Izmir, in Turchia. La scossa è stata avvertita anche nella capitale greca Atene, a circa 300 chilometri dall’epicentro, ma anche a Istanbul. Il premier greco ha rinviato in televisione un messaggio sulle nuove misure restrittive nei confronti del Covid-19 dopo il terremoto per riassumere la situazione.

Edifici morti e distrutti a Smirne

A Izmir, sulla costa egea della Turchia, diversi edifici sono crollati. Il primo rapporto menziona 4 morti e 3 feriti lievi; riferisce la Protezione civile turca. Almeno venti edifici sono crollati, ha detto alla televisione locale il sindaco Tunk Sawyer. L’agenzia di stampa turca Anadolu racconta anche di persone che si sono trovate in stitichezza. Diversi veicoli di soccorso e vigili del fuoco sono arrivati ​​sulla scena. Le prefetture di Smirne e Istanbul riferiscono che finora non sono state segnalate vittime. Un mini-tsunami con onde alte circa un metro si è schiantato sulla costa vicino alla città, irrompendo in negozi e case nella zona di Seferhisar.

Peccato anche per Samas

Danni segnalati anche sull’isola greca di Samos, al largo della costa turca: qui persone in preda al panico si sono riversate in strada. Il terremoto ha rovesciato la facciata della chiesa di Panagia Teotoku a Karlovasi, una delle località turistiche dell’isola greca. A Vati, un altro centro dell’isola, sono crollate case disabitate. Quattro vittime sono state portate in ospedale, tra cui una donna seria. Il governatore dell’isola, Konstantinos Mutsuris, ha detto alla televisione pubblica greca che anche la rete stradale è stata danneggiata; anche a Samas un mini-tsunami ha inondato le strade.

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Atene e Ankara dimenticano le loro differenze

Lo stato di emergenza causato dal terremoto ha costretto i governi di Atene e Ankara ad abbandonare gli attriti che hanno caratterizzato il loro rapporto in questi mesi (specie legate alla perforazione di idrocarburi intorno all’isola di Castellarizo). I ministri degli esteri di Turchia e Grecia si sono assicurati di aiutarsi a vicenda. che è apparso, secondo Ankara, dopo una telefonata del ministro degli Esteri greco Nikos Dendias e del suo omologo turco Mevlut Cavusoglu.

30 ottobre 2020 (modifica il 30 ottobre 2020 | 15:16)

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