Un senatore a Roma solleva polemica su donne e madri

UNAnche nel nuovo anno, il continuo calo dei tassi di natalità rimane un argomento controverso in Italia. La senatrice Lavinia Mignone, del partito conservatore dei Fratelli Musulmani al potere, ha alimentato la polemica affermando che le giovani donne dovrebbero considerare ancora una volta il desiderio di sposarsi e avere figli come “meraviglioso” e “l’obiettivo finale della vita”.

Mattia Robb

Corrispondente politico per Italia, Vaticano, Albania e Malta, con sede a Roma.

“Mia madre diceva: 'Ricorda sempre che puoi ottenere tutto ciò per cui ti sforzi'”, ha detto l'avvocato e politico 47enne in un talk show trasmesso da una stazione radio privata. Ma non dovresti mai dimenticare che la tua prima ambizione dovrebbe essere quella di diventare madre. Credo che le donne della mia generazione debbano trasmettere questo messaggio anche alle nostre figlie.

Mignone, che ha tre figli, ha descritto la maternità nello show come un “compito meraviglioso” perché i suoi figli un giorno cresceranno per diventare “futuri cittadini, futuri italiani”. La senatrice Raffaella Baeta, del partito liberale di sinistra Italia Viva, ha accusato la collega di “arretratezza imbarazzante”. Chiara Appendino, ex sindaco di Torino e membro del Movimento Cinque Stelle populista di sinistra al Parlamento di Roma dal 2022, ha confermato che il partito Fratellanza d’Italia, guidato dal primo ministro Giorgia Meloni, aderisce alla “nostalgia medievale”.

Il trend negativo continua

Secondo l’ISTAT, l’Italia ha registrato nel 2023 un record negativo di nascite per il sedicesimo anno consecutivo. Nel 2022, per la prima volta dopo decenni, il numero delle nascite è sceso sotto la soglia delle 400.000, raggiungendo quota 393.000. La tendenza negativa continuerà anche nel 2023, il che significa che ci sarà nuovamente una perdita di popolazione di almeno 320.000 persone.

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