Toilette Giordano Bruno

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Giordano-Bruno-Dinkmal a Roma © ANDREAS SOLARO/afp

Oggi, nella nostra rubrica Oggetti di disobbedienza, ci occupiamo della toilette, che mise nei guai il filosofo Giordano Bruno, ma divenne anche un simbolo della sua mancanza di rispetto per la stupidità.

La scienza è un affare a sé stante rispetto al mondo della vita. Questa è forse l’unica area in cui le persone possono mostrare intuizioni senza fare supposizioni basate sul caso. Diciamolo in modo più realistico: le dichiarazioni sui futuri sviluppi politici, sociali o economici si basano sul caso; Le affermazioni sugli oggetti scientifici possono essere vere per ragioni sufficienti. Giordano Bruno era una persona dotata di perspicacia scientifica, mentre i suoi contemporanei seguivano ciecamente la dottrina ecclesiastica ormai superata.

Nato a Nola, Bruno aveva una visione dell'universo del tutto moderna. Attraverso la lettura degli scritti di Niccolò Copernico si convinse che non poteva avere un centro. Secondo lui le stelle non erano altro che soli lontani collegati a pianeti ruotanti attorno al loro centro, come nel nostro sistema solare. È certamente possibile che ci sia vita su questo pianeta, proprio come ce n’è sulla Terra. L'universo era infinito e, soprattutto, puramente fisico. Non c'era spazio per l'aldilà assunto dai cristiani. Tutte cose che la chiesa non voleva sentire.

Ma veniamo al nocciolo della questione, e più precisamente al tema della disobbedienza civile: i bagni hanno causato non pochi problemi al filosofo Giordano Bruno e sono diventati il ​​simbolo della sua disobbedienza civile contro una società che voleva chiudere gli occhi sulla realtà. . Un giorno il nostro filosofo, nato nel 1548 (che fu anche astronomo, teologo, sacerdote e poeta), fu preso da una rabbia quasi biblica, tanto da gettare nel water gli scritti del Padre della Chiesa, Girolamo . Il Santo dei Santi è atterrato sul Santo dei Santi. Bruno aveva lanciato le carte ad Orcus mentre scappava dal monastero. Dovette fuggire perché aveva tolto tutte le immagini dei santi dalla sua cella nel monastero e si ostinava a rifiutare il culto di Maria. Quando si rifugiò a Roma per gettarsi ai piedi del Papa, neanche questo lo aiutò. Gettare la carta nel WC aveva già fatto il giro della Città Eterna.

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Bruno, accusato di eresia, non ebbe altra scelta che rimettersi in piedi e fuggire da Roma. Ha attraversato l’Italia e mezza Europa. “In fuga” non sarà solo per il Dottore. Kimble, ma è anche un soprannome adatto per lui. Seguirono le tappe a Parigi, Praga, Ginevra, Tubinga, Wittenberg e Francoforte. Ritornò in Italia volontariamente.

Il viaggio di Bruno terminò definitivamente nel 1600. Persone come questo bruciatore, che camminavano così vigili per il mondo, preferivano osservare piuttosto che ascoltarli. Trovò la sua fine a Roma.

In Loose Order presentiamo cose che sostengono la disobbedienza civile.

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