OSIRIS-REx ha fornito i campioni raccolti – AstronautsNEWS

28 ottobre 2020 OSIRIS-REx finalmente consolidato i preziosi campioni di regolite prelevati la superficie dell’asteroide Bennu.

La procedura per la memorizzazione del meccanismo di campionamento Touch and Go (TAGSAM) in una capsula di manipolazione del campione (SRC) ha richiesto una serie di operazioni che sono durate due giorni.

È stato un processo speciale rispetto ad altre attività (anch’esse uniche) condotte dalla navicella e che richiedeva supporto e monitoraggio costanti da parte del team sulla Terra.

Operazioni di archiviazione

La sera del 27 ottobre 2020, TAGSAM è stato concordato e inviato alla SRC, verificandone preventivamente l’allineamento. Inoltre dalle immagini ottenute è stato possibile accertarsi che non vi fosse materiale che interferisse con il processo in corso, ma è stata confermata la perdita di alcune particelle. Nonostante ciò, il team è fiducioso di aver raccolto un numero sufficiente di campioni.

Un film che mostra TAGSAM prima del posizionamento nell’SRC. Il materiale raccolto è ricco.

Nonostante la procedura fosse complicata, vista la difficoltà di allineare i vari elementi meccanici tutto è filato liscio e siamo arrivati ​​addirittura prima del previsto. La mattina del 28 ottobre, la squadra ha verificato che la testa fosse completamente fissata, utilizzando una certa manovra indotta controllare (tradotto come “controllo di ritorno”), che consiste nel controllare la retrazione del braccio quando il TAGSAM è bloccato per verificare la correttezza del contenuto della fermata.

Sempre il 28 ottobre, nel pomeriggio, la sonda è stata incaricata di scollegare i due loop che collegavano la testa del TAGSAM al braccio. Successivamente è stata separata la provetta che forniva azoto in fase di raccolta ed infine è stata separata con successo la testa dello strumento (quella contenente i campioni).

In serata è stato finalmente inviato il team di chiusura della SRC, che ha ricevuto un’incoraggiante risposta positiva dai sistemi di bordo della sonda.

Per “prenotare” finalmente il carico, il coperchio (che in realtà è uno scudo termico che proteggerà l’SRC durante il ritorno atmosferico a Terra) è stato fissato dall’interno grazie a due perni opportunamente inseriti nella loro posizione.

Dato che OSIRIS-REx si trova attualmente a 321 milioni di chilometri dalla Terra, e il ritardo di comunicazione è di circa 18,5 minuti sia per la trasmissione che per la ricezione dei segnali, per un totale di 37 minuti in attesa di conferma. di comandi inviati.

Disegno tecnico della capsula per la manipolazione del campione. Autore: NASA / Lockheed Martin

Il team si concentrerà ora sulla fase di rientro, che inizierà a marzo 2023, mentre l’acquisto inverso della capsula è previsto per il 23 settembre 2023.

Spettacolari immagini inviate dalla sonda

Oltre a questa entusiasmante serie di eventi, sono stati rilasciati video da varie telecamere OSIRIS-REx.

Quest’ultimo, oltre alla sua affascinante unicità, ha reso ancora più chiaro che Bennu non è proprio l’unico e “granito” blocco.

Queste immagini sono state scattate da NAVCAM2, una telecamera utilizzata dalla sonda, per navigare durante le fasi di avvicinamento all’asteroide.

Mentre OSIRIS-REx si avvicina a un punto di raccolta chiamato Nightingale, l’ombra di un braccio robotico appare sotto il video. TAGSAM agisce quindi sul sito di campionamento, direttamente dietro il campo visivo della telecamera, nell’angolo in alto a destra, iniziando la procedura di campionamento.

Poi, infine, la rimozione dalla superficie, che, oltre a rivelare quanto poco materiale sia attaccato, rende bene l’idea di come la fragile sonda abbia pericolosamente avvolto una nuvola di detriti abbastanza immutabile.

Ti invitiamo a guardare serie 14 × 05 con AstronautiCAST, durante la quale è stata fatta una recensione molto dettagliata e interessante Veronica Remondini.

Grazie per aver scritto questo articolo Matteo Degidi

Fonte di notizie: NASA

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