Ora l’Italia si mette in mezzo a causa della Germania: scena delicata al Baerbock-PK

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Il ministro dell’Interno italiano Matteo Piantidosi interrompe il vertice di Bruxelles: a Roma la proposta di compromesso sulla riforma dell’asilo non è stata accolta bene.

Berlino/Roma – Innanzitutto la parola d’ordine è venuta dalla Cancelliera federale Olaf Schulz,Ormai è chiaro che i freni vengono dall’Italia. Nella disputa che dura da anni sulla riforma europea dell’asilo, un accordo è più vicino. Giovedì, durante una riunione dei ministri degli Interni dell’UE a Bruxelles, la Germania ha aperto la strada alla cosiddetta regolamentazione della crisi, che è considerata l’ultimo elemento fondamentale della riforma. Ma l’Italia ha poi annunciato nuove riserve a causa delle concessioni fatte a Berlino.

Il regolamento anti-crisi prevede l’adozione di misure più severe nel caso in cui vi sia un numero particolarmente elevato di migranti che minacciano di sovraccaricare il sistema di asilo. L’Unione europea vuole imparare lezioni dalla crisi dei rifugiati del 2015.

Ministro degli Interni Nancy Faisar A Bruxelles ha parlato di “un accordo ottimamente negoziato” che ora potrebbe accettare. Il ministro dell’Interno spagnolo Fernando Grande-Marlaska, che ha guidato i difficili negoziati a Bruxelles, ha affermato che finalmente c’è una “volontà della maggioranza” tra gli Stati membri.

Riforma dell’asilo: l’Italia esprime preoccupazione

Poco tempo dopo, l’Italia ha espresso le sue preoccupazioni, soprattutto a Berlino. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, nel corso del suo incontro con il ministro degli Esteri federale Annalena Burbock Il ministro dell’Interno italiano Matteo Piantidosi “ha chiesto tempo per approfondire, anche dal punto di vista giuridico, i contenuti di questa proposta”. Secondo i media italiani, Piantidosi ha lasciato presto la riunione di Bruxelles ed è tornato a Roma.

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Piantidosi ha criticato le Ong durante la conferenza stampa con Baerbock. Li ha accusati, ad esempio, di sostenere il “traffico di esseri umani” verso l’Italia Immagine menzionato. In cambio, Baerbock ha espresso il suo sincero apprezzamento a queste organizzazioni. Loro e la Guardia Costiera italiana svolgeranno un “ruolo decisivo nel salvare vite umane nel Mediterraneo”.

I Melones italiani possono ora bloccare la riforma dell’UE in materia di asilo, dopo l’uscita della Germania. C’è stata anche una scena delicata durante il Baerbock PK. (Collage) © Collage: Picture Alliance/DPA/LaPresse tramite zuma Press | Cecilia Fabiano // Image Alliance / Agenzia di stampa tedesca | Kay Netfield

Baerbock ha sottolineato che le ONG si attiveranno per “portare l’umanità alla tragedia”. Quest’anno almeno 2.300 persone sono morte durante la pericolosa traversata del Mediterraneo. E aggiunge: “2.300 destini, persone con speranze e progetti per il futuro”. Baerbock si è espresso chiaramente a favore del salvataggio in mare. “Il tuo lavoro merita il nostro sostegno.” Per questo motivo ha “negoziato” le preoccupazioni tedesche riguardo al regolamento “in uno sforzo congiunto” con il ministro federale degli Interni.

Baerbock ha sottolineato che le ultime 48 ore hanno dimostrato quanto sia importante “lottare per gli interessi tedeschi, ma anche per quelli europei, fino all’ultimo momento”. “Senza l’umanità nella crisi, non ci sarà un sistema comune in materia di migrazione”, ha spiegato il ministro.

Proposta di compromesso per la riforma dell’asilo: Meloni non convinta

La proposta di compromesso per riformare il sistema d’asilo aveva convinto Berlino, ma sembra che il premier italiano Giorgia Meloni non lo abbia ancora convinto. Alla Meloni chiaramente non piace che la Germania continui a finanziare le operazioni di aiuto ai rifugiati nel Mediterraneo attraverso organizzazioni private di salvataggio in mare.

Il messaggio afferma, secondo l’agenzia di stampa: “Non c’è alcuna mossa affrettata. Il testo deve essere approfondito”. Dimenticare Da Roma. In effetti, il conflitto con la Germania sulle attività delle ONG è ancora molto ampio. A Roma sono rimasti “sorpresi” che, proprio mentre a Bruxelles si svolgeva il vertice cruciale per l’approvazione dell’accordo sulla migrazione, sette navi gestite da ONG navigavano sotto bandiera tedesca nel Mediterraneo, quattro delle quali in territorio italiano. .

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“La notizia delle sette navi di ONG che navigano sotto bandiera tedesca conferma i nostri timori. È una coincidenza? Cosa c’è dietro? C’è un interesse elettorale? Uno diverso? Questo non può essere vero ed è una cosa che non funziona” Forse qualcuno vuole impedire l’arrivo «Le sorprese sono davvero tante», ha confermato in serata da Berlino, dove ha incontrato la sua omologo Annalena Baerbock, il ministro degli Esteri Antonio Tajani. Dimenticare Lui scrive.

Riforma dell’asilo: è possibile salvare l’insediamento?

Sullo sfondo c’è la lunga disputa tra Italia e Germania sui finanziamenti alle organizzazioni private di salvataggio in mare nel Mediterraneo. Tajani ha accusato le ONG di promuovere il “traffico di esseri umani” verso l’Italia. Giornale italiano stampa Ha affermato che le concessioni fatte a Berlino “non sono state ben accolte dal governo italiano”. Quindi la Roma al momento non potrebbe essere d’accordo. Ora i rappresentanti permanenti dell’UE a Bruxelles devono fare uno sforzo per salvare l’accordo.

Cresce però l’impressione che solo un chiarimento tra Schulz e Meloni al vertice di Granada della prossima settimana possa sbloccare l’impasse. Allo stesso tempo, gli ambienti italiani affermano che non vi è alcun ostacolo all’accordo, ma che il testo necessita semplicemente di essere “approfondito”. Del resto fino a pochi giorni fa non ci si aspettava nemmeno che il via libera arrivasse questa settimana. Senza Berlino o Roma, la convinzione negli ambienti europei è che l’accordo non reggerà comunque. (zucchero)

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