Molti alpinisti furono travolti dalle valanghe, uccidendoli e ferendoli

Gina Marie Rzeszydlo e Anna Goto volevano essere le prime donne americane a scalare vette di 8.000 metri. Ma sabato le valanghe hanno portato via loro e le loro guide. Sono già stati ritrovati due corpi.

UNNella zona dello Shishapangma (8.027 metri) in Tibet, sabato molti alpinisti sono stati travolti dalle valanghe. Secondo l’Himalayan Times intorno alle 11 una valanga ha travolto la via di salita a un’altitudine di 7.800 metri. L’alpinista americana Anna Goto e la sua guida Mingmar Sherpa furono uccise. I loro corpi sono stati ritrovati sabato. Un’altra valanga ha travolto Gina Marie Rzesedlo e Tenjin Lama Sherpa intorno alle 13, a circa 80 metri sotto la vetta. Da allora sono scomparsi. Il nepalese è diventato famoso in estate. Insieme alla norvegese Kristin Harela ha scalato tutti i 14 Ottomila in 92 giorni.

Anna Goto, che ha scalato 13 Ottomila in sei mesi e ha viaggiato con l’agenzia EliteExped di Nirmal “Nimsdai” Purja, e Gina Marie Rzesedlo, che su Instagram si definisce la “regina della moda in alta quota”, erano dirette concorrenti per Shisha Pangma. Ognuna di loro voleva passare alla storia come la prima donna americana a scalare tutte le quattordici ottomila montagne. Tra gli infortunati c’è Kami Rita Sherpa, che non è Kami Rita, detentrice del record dell’Everest. Nei giorni precedenti l’incidente era caduta la neve. Come ha riferito l’alpinista italiano Mario Filmo, sabato i venti sono stati molto forti, il che potrebbe aumentare il rischio di valanghe.

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