L’Italia vuole accelerare la privatizzazione della Banca Monte Paschi

MPS è l’istituto finanziario più antico del mondo, le cui radici risalgono al XV secolo. La quota statale ammonta attualmente al 64,23%.

Alla domanda se la decisione di vendere la partecipazione dello Stato nella banca possa essere accelerata, il vice primo ministro e ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani ha risposto “probabilmente sì” in un’intervista con i giornalisti domenica, secondo quanto riportato dai media. Quando gli è stato chiesto quando sarebbe stata presa la decisione, ha risposto: “presto”.

Il governo del premier Giorgia Meloni, a differenza dei governi precedenti, spera di trovare un partito interessato a entrare in Parlamento. Negli ultimi anni sono fallite le trattative con UniCredit, la società madre della Banca d’Austria, per vendere le azioni della banca senese, a maggioranza statale.

Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ora vuole avviare un nuovo ciclo di colloqui per trovare le parti interessate. Non esclude la possibilità che i fondi delle privatizzazioni confluiscano nel bilancio 2024, come spesso è accaduto in passato.

Lo Stato italiano attualmente possiede partecipazioni in diverse società. Tra le società quotate figurano l’autorità aeronautica Enav e le società energetiche Enel ed Eni. Lo Stato possiede anche una partecipazione del 30% nella società di difesa Leonardo e nel servizio postale italiano.

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