L’intero studio televisivo ha tremato: il telegiornale è stato interrotto

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Il vulcano attivo più grande d’Europa torna a fare scalpore: giovedì si è verificato il terremoto più forte dal 1984, che ha colpito tra l’altro uno studio televisivo. © Lena Klimkit/picture Alliance/dpa/Screenshot/Rai

La terra sotto il supervulcano nei Campi Flegrei vicino a Napoli è inquieta. Un terremoto ancora una volta scatenò il terrore, anche nello studio televisivo.

NAPOLI/POZZOOLI – Crescono i segnali di un’imminente eruzione del supervulcano dei Campi Flegrei, o “campi infuocati”, vicino a Napoli, nel Sud Italia. I Campi Flegrei sono un imponente vulcano del diametro di 14 chilometri che si estende dalla terra fino al fondale marino sottostante la baia di Pozzuoli. In esso si formarono diversi crateri più piccoli.

Il terremoto più forte nel Golfo dal 1984

I terremoti di massa nella baia di Pozzuoli stanno diventando sempre più frequenti e più forti. Giovedì sera il terremoto più potente dal 1984 ha sbalordito gli abitanti dei paesi tra Pozzuoli e Napoli. La magnitudo del sisma è stata di 3,8 gradi della scala Richter e l’epicentro è stato localizzato a una profondità di 2,5 km.

Veduta dei Campi Flegrei fino al Vesuvio.
Un supervulcano risiede sotto il Golfo di Pozzuoli. Sullo sfondo c’è il Vesuvio. ©Cesare Abati/Imago

Il terremoto non ha causato grossi danni, poiché quadri e suppellettili sono caduti dai muri di alcune case. Ma ciò dimostra che qualcosa sta succedendo nel ventre vulcanico dei Campi Flegrei, e questa volta lo si è sentito chiaramente anche a Napoli, dove fino a quel momento la gente non si era accorta dei terremoti nei dintorni.

La conduttrice all’inizio è calma, poi diventa tesa

Nello studio della televisione nazionale opinione A Napoli, il conduttore Alessandro Di Legro stava per leggere il notiziario regionale quando all’improvviso ha notato vibrazioni e suoni inquietanti. L’attrezzatura dello studio trema, così come lo sfondo sullo sfondo. «Adesso c’è il terremoto, scusate», disse dapprima De Legro senza battere ciglio, poi tese la mano.

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All’improvviso dà una rapida occhiata a quello che sta succedendo dietro le quinte e poi si scusa ancora: “C’è un terremoto in studio, scusatemi se interrompiamo un attimo la notizia”, ​​poi il presentatore guarda un ospite in studio che non è. Nella foto appare spaventato e invita i presenti e gli spettatori a calmarsi: “Per favore, mantenete la calma”, poi continua a trasmettere come al solito la notizia – il terremoto è finito – temporaneamente.

La mappa mostra la frequenza con cui si verificano i terremoti nella baia vulcanica

Mappa delle stazioni radio Campi Flegrei Mostra dove la baia di Pozzuoli ha tremato negli ultimi mesi, si vedono chiaramente i crateri vulcanici.

Ma la terra non si è calmata dopo questo sisma: solo venerdì si sono contate 30 scosse di assestamento, e molti abitanti della baia di Pozzuoli hanno sentito più volte uno strano boato durante il fine settimana. Secondo l’Osservatorio Vesuviano, nel mese di agosto nella regione dei Campi Flegrei sono stati registrati 1.118 terremoti, contro i soli 206 di luglio.

Gli esperti, quindi, non si tranquillizzano: “Il recente terremoto, avvertito anche nel napoletano, si inserisce in un processo di rottura della crosta dei Campi Flegrei, che si va sempre più indebolendo”, spiega Stefano Carlino. . Ricercatore presso l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia napolitoday.it.

Gli esperti italiani non vedono motivo di chiarire la questione

Sarà presente il professor Giuseppe Di Natale, uno dei massimi esperti dei Campi Flegrei Corriere del Sud Più chiaramente: “Oggi la pressione sotto terra è la più alta mai registrata nei secoli passati, dopo l’eruzione del vulcano Monte Novo nel 1538”. Lo statista Cicerone e le antiche terme rovesciate. Ci furono 24 morti. Professor Di Natale: “La pressione interna non solo provoca la galleggiabilità, ma spacca anche le rocce e provoca i terremoti”.

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Dal 2006 la topografia del Golfo è in aumento: “Il livello del suolo si alza perché aumenta la pressione all’interno del sistema, sia per la risalita del magma verso profondità basse sia – come crediamo – per il riscaldamento delle falde acquifere dovuto al trasporto di acqua calda.” I gas della camera magmatica profonda pressurizzano le acque del sistema come in una pentola a pressione”. quella volta la situazione si calmò di nuovo.

La domanda è: cosa accadrà questa volta? In una singola eruzione avvenuta 39.280 anni fa, il supervulcano dei Campi Flegrei eruttò da 430 a 680 chilometri cubi di magma, la stessa quantità dell’Etna, alto 3.357 metri, che eruttava regolarmente in Sicilia negli ultimi 500.000 anni.

L’eruzione del vulcano più grande d’Italia avrà conseguenze catastrofiche

Le conseguenze della grande esplosione dei Campi Flegrei non saranno devastanti solo per il territorio napoletano. il cancello vulkan.net Lo riferisce uno studio del Politecnico di Zurigo: “La città di Pozzuoli sarà praticamente distrutta, così come gran parte del Golfo di Napoli”. A seconda della direzione del vento, l’eruzione potrebbe avere un impatto a oltre mille chilometri di distanza. . Poi: “A lungo termine il traffico aereo si fermerà e il clima ne risentirà”.

Solo nella baia di Pozzuoli vivono più di 350.000 persone. Per fare un confronto: sebbene 12.000 persone furono evacuate, 26 persone morirono nell’ultima eruzione del Vesuvio nel Golfo di Napoli nel 1944.

Dopo una riunione straordinaria dei sindaci del comprensorio, sabato il sindaco di Pozzuoli, Luigi Manzoni, ha annunciato: “Ci sarà un ulteriore studio del problema e individueremo possibili iniziative comuni da intraprendere”. Sarà a Roma la prossima settimana. Incontro con il Ministro della Protezione Civile, Nilo Musumesi.

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