“Juve Napoli? Comincio a mettermi il pannolino …”

Kekko, celebre cantante del gruppo “Fashion”, tifoso del “Napoli”, ha parlato con i microfoni del programma “I Tirapietre”, condotto da Luca Cirio e Donato Martucci alla radio Amore Campania: Positivo dopo Napoli-Genoa? Non è chiaro come sia possibile che anche Ibra abbia giocato, allenato e testato positivamente e tutta la squadra negativamente. La cosa strana sono otto positivi dopo il positivo di Perin. I protocolli sono abbastanza precisi e vanno rispettati. Squadra ligure in questo caso Nuovo progetto discografico? Nuovo singolo appena uscito, il progetto non ha ancora nulla di sicuro Abbiamo rimandato il tour al prossimo anno e non verremo a Napoli ma siamo vicini all’Ebola, ci occuperemo comunque della Compagnia Duetti, con chi stavo meglio? Ho perso il mio amico Paul Dones, cantante Harabe de Palo, sono andato in vacanza con la mia compagna in Spagna, ho sentito una canzone che mi è piaciuta molto e sono tornato in Italia a parlarne, hanno detto io che è già famoso ma quasi non ascolto la radio, ho comprato dischi di Poe fino a quando nel 2011 questo famoso Sanremo è arrivato anche negli stadi e lì è stato il momento in cui ha realizzato un disco diamantato sono stati estratti sette singoli e la nostra registrazione audio la discarica voleva fare un ottavo singolo. Ho scelto Paul Donnes, era il mio idolo, non avrei mai pensato che avrebbe accettato. È arrivato a Milano, siamo una coppia, è stata una bella sensazione. Quando si ammalava, andavo sempre da lui. Sono nato e cresciuto a Milano, ma sono napoletano, i miei nonni di Sant’Antima. Mio padre aveva undici fratelli, e ha portato un figlio a Milano, anche mio nonno li ha portati a dormire nei dormitori. Mio padre ha conosciuto mia madre e ha lavorato al Politecnico, i membri del Re hanno dato l’opportunità di acquistare una casa in periferia e la mia infanzia è stata meravigliosa, alla dacia. Non mi è mai mancato altro che la ricchezza. Napoli? Dobbiamo diluire la rosa, mi piace molto, ma Coulibaly deve restare. Gattuso ha ripristinato l’equilibrio mentale e tattico fondamentale. Azimchen? Ci è voluto un acquisto, non ha giocato con le spalle alla porta, ma non ha segnato in profondità, ma a Parma ha cambiato il gioco, e contro il “Genoa” abbiamo segnato sei gol. Juventus-Napoli? Faccio fatica, è la partita che sento di più, mercoledì comincio a portare il pannolino e potremmo capirlo contro il Napoli quest’anno. Hanno campioni eccezionali in squadra, possono vincere le partite da soli, non esageriamo “.

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