Il ministro delle Finanze italiano è sotto pressione

WCome è potuto accadere? Questa domanda non è stata posta per la prima volta su questo argomento. Ora la domanda si pone in forma modificata: come può succedere di nuovo? In altre parole: perché nessuno in Italia mette un limite al sussidio energetico edilizio chiamato “Superbonus 110 per cento”, troppo costoso per lo Stato e troppo generoso per i proprietari?

Un anno fa il ministro delle Finanze Giancarlo Giorgetti prometteva a gran voce di porre fine a quella che definiva una politica “draconiana”, perché il superbonus nel 2020 costerebbe a ciascun cittadino in media 2.000 euro. Tuttavia, pochi giorni fa, secondo le informazioni di chi gli è vicino, è rimasto sorpreso dall’ultima stima del deficit italiano per il 2023 (FAZ del 2 marzo).

Ad aprile il governo prevedeva il 4,5% del Pil, poi la stima è stata alzata al 5,3% in autunno, per balzare al 7,2% la settimana scorsa: il superbonus e il bilancio sono “fuori controllo”, ha scritto. “Corriere della Sera”. Il quotidiano El Fogio aggiunge che mancano meccanismi di controllo.

Una stima errata di circa 40 miliardi di euro

Ciò ha offuscato la reputazione del ministro delle Finanze, che voleva farsi un nome come severo controllore della spesa. Il suo ministero ha commesso un errore stimando l'importo in circa 40 miliardi di euro. Nonostante la crescita economica di almeno lo 0,9% lo scorso anno e le sovvenzioni miliardarie del Piano di ricostruzione europeo, aumentate del 39% nel 2023 rispetto all’anno precedente, l’elevato livello del nuovo debito nazionale dell’Italia sta diminuendo lentamente.

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