Il cancelliere Schultz considera i controlli alle frontiere “indispensabili”

Due consiglieri che al momento non possono crogiolarsi nei risultati del sondaggio: anche questa è una delle cose che hanno in comune il primo ministro tedesco Olaf Scholz (SPD) e il suo omologo austriaco Karl Nehammer, che si sono incontrati venerdì a Salisburgo. Mentre l’SPD è dietro l’AfD nei sondaggi d’opinione, anche l’ÖVP di Nehammer è in svantaggio rispetto al populista di destra FPÖ.

Schulz ha trascorso solo poche ore a Salisburgo venerdì durante la sua visita inaugurale prima di volare in Baviera. Tuttavia, questo è emerso durante la visita aerea: i due partiti al potere di Germania e Austria – l’ÖVP che fa affari a Vienna con i Verdi – sono sotto forte pressione a causa dell’immigrazione. Tra gennaio e luglio di quest’anno, in Germania sono state presentate 175.272 prime domande di asilo. Come ha spiegato Nehammer dopo il colloquio con Schultz, il numero di domande nel suo Paese, a differenza della Germania, è ora diminuito rispetto all’anno precedente.

175,272

Le prime domande di asilo sono state presentate in Germania tra gennaio e luglio

La presentazione delle domande dei richiedenti asilo in entrambi i paesi è un problema sia per la Germania che per l’Austria, anche se i paesi dell’UE che raggiunge come l’Italia ne sono già responsabili. Per cambiare la situazione, Schulze e Nehammer stanno ora attuando una riforma pianificata del sistema di asilo dell’UE. Come ha spiegato Scholz, questo ha lo scopo di garantire che un minor numero di rifugiati privi di documenti arrivi nei due paesi in futuro. L’ospite berlinese ha spiegato che contemporaneamente Germania e Austria si impegneranno, nell’ambito del cosiddetto meccanismo di solidarietà, ad accogliere profughi provenienti da Paesi di arrivo come l’Italia.

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Tuttavia, vi è disaccordo tra Berlino e Vienna sui controlli alle frontiere tra Baviera e Austria, che la Germania ha introdotto durante la crisi dei rifugiati del 2015. Scholz ha chiarito venerdì che il governo federale ritiene che i controlli alle frontiere interne all’interno dell’area Schengen saranno ancora necessari. Il cancelliere ha spiegato che nonostante l’onere legato al traffico tra Salisburgo e il Tirolo, i controlli sono “indispensabili” visto l’attuale numero di profughi.

Prima dell’incontro di Salisburgo, però, Nehammer ha affermato che i controlli tra Baviera e Austria hanno fatto capire “che il sistema Schengen non funziona strutturalmente”. Il motivo del sarcasmo di Nehammer: l’Austria, da parte sua, è stata criticata da diversi partner Ue per i controlli alle frontiere con l’Ungheria, anch’essa appartenente all’area Schengen. Il capo del governo di Vienna ha giustificato ciò affermando che l’80% degli immigrati privi di documenti catturati in Austria arriva nel paese attraverso l’Ungheria.

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