Economia dell’Eurozona: non c’è quasi nessuna crescita e il calo delle esportazioni influisce su questo

La debolezza dell’economia dell’Eurozona è un problema per la Banca Centrale Europea

L’economia della zona euro si sta indebolendo, ma l’inflazione rimane elevata e potrebbe costringere la Banca Centrale Europea ad aumentare i tassi di interesse per l’undicesimo giorno consecutivo la prossima settimana.

Economia dell’Eurozona: tasso di crescita in calo

L’economia della zona euro cresce a malapena nel secondo trimestre: i nuovi dati che mostrano esportazioni deboli hanno costretto una revisione al ribasso dei dati sulla crescita complessiva della regione, ha riferito Bloomberg.

Il PIL è aumentato solo dello 0,1% nei tre mesi fino a giugno, rispetto a un aumento precedentemente registrato dello 0,3% – un risultato che è stato una sorpresa positiva quando è stato pubblicato a fine luglio. Gli economisti intervistati da Bloomberg si aspettano che questo valore venga confermato.

La crescita dell’Eurozona è stata rivista al ribasso allo 0,1%

Con il rapporto di giovedì, la Banca Centrale Europea ha ricevuto prove più forti del fatto che l’economia della zona euro si sta indebolendo, una settimana prima di decidere se un rialzo dei tassi è giustificato per frenare l’inflazione.

All’ultima riunione della Banca Centrale Europea di luglio, sono stati espressi timori circa la possibilità di una diffusa stagflazione – e le nuove cifre potrebbero rendere questa prospettiva ancora più pericolosa.

Le prospettive per il resto dell’anno sono altrettanto fosche. I dati dei responsabili degli acquisti suggeriscono che l’attività del settore privato è in contrazione e i sondaggi indicano un’ulteriore crescita debole di appena lo 0,1% nel trimestre in corso. Secondo un rapporto separato pubblicato giovedì, la produzione industriale tedesca è scesa a luglio.

La revisione rileva inoltre che il primo Previsioni di crescita La lettura annuale della BCE dello 0,9% potrebbe essere rivista al ribasso in una nuova previsione, che sarà pubblicata il 14 settembre.

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Bloomberg Economics è stata saggia?

“I sondaggi evidenziano sempre più debolezza nell’economia dell’area euro e ci aspettiamo che le previsioni della BCE mostrino una quasi-recessione, forse anche una lieve recessione, nella seconda metà del 2023. Ciò porterà a significative revisioni al ribasso della crescita annuale per il 2023 e il 2024. Alcuni cambiamenti vengono visti come strutturali, lasciando poco o nessuno spazio per revisioni al rialzo della crescita (David Powell e Maeva Kozin).

I dati confermano che la debole domanda globale, guidata dalla Cina, sta colpendo gli esportatori in modo così grave da colpire l’intera regione. Rispetto al trimestre precedente, secondo i dati Eurostat, le esportazioni sono diminuite dello 0,7%.


Germania e Italia influenzano la crescita dell’Eurozona

Sia la Germania, la più grande economia della zona euro, che l’Italia, la terza economia più grande, stanno attualmente soffrendo una recessione nel settore manifatturiero. In Italia il Pil è diminuito nel secondo trimestre.

FMW/Bloomberg

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