“Divieto di transito” sul Brennero: l’Italia fa causa all’Austria – Economia

Il traffico dei camion sulla Strada del Brennero è raddoppiato negli ultimi decenni. Le conseguenze furono lunghi ingorghi e controversie tra Italia e Austria. Ora l’Italia va in tribunale.

Roma/Vienna (Dpa) – Alla luce del contenzioso in corso sulla strada del Brennero, cronicamente trafficata, l’Italia deferisce ora la vicina Austria alla Corte di giustizia europea. Il governo di destra del primo ministro Giorgia Meloni ha deciso lunedì a Roma di citare in giudizio il suo partner dell’Unione europea. In questo modo l’Italia si difende soprattutto dalla controversa gestione dei camion in Tirolo. Anche in Germania ci sono frequenti proteste contro il regolamento.

Secondo il ministro dei Trasporti Matteo Salvini è la prima volta che l’Italia porta in tribunale un partner dell’Ue. Salvini ha parlato del “divieto di transito” imposto unilateralmente dal governo austriaco al Brennero. Sull’importante strada che attraversa le Alpi ci sono sempre lunghi ingorghi. Ciò ha causato negli ultimi anni molti disaccordi tra la Baviera e il Tirolo, comprese le minacce di azioni legali da parte della Baviera.

Il ministro dei trasporti austriaco Leonor Gevsler (Verdi) ha difeso ancora una volta le “misure di emergenza” del Tirolo. Ha chiesto trattative
Infine, per i viaggi in camion prenotabili è disponibile un “sistema di slot”.
Brenner fa un cenno al tavolo. “Se ne parlerà
Ora è un luogo comune, invece dei procedimenti legali settimanali
“L’Italia non riuscirà a soddisfare la sua massima richiesta, ovvero quella di revocare l’embargo tirolese”, ha detto all’agenzia di stampa APA.

Il traffico merci è in aumento

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Negli ultimi decenni il traffico dei camion sulla Strada del Brennero è aumentato notevolmente. Secondo Mattel, il numero di camion è passato da 1,1 milioni nel 2000 a 2,5 milioni lo scorso anno. Ciò significa che il Brennero rappresenta oggi il 40% del traffico merci totale nelle Alpi. Di conseguenza sono aumentati anche i carichi sulla strada e lungo la strada.

Qualsiasi membro dell’UE può ricorrere alla Corte di Giustizia Europea se ritiene che un altro membro stia violando la legge europea. Tuttavia, prima che si possa intraprendere un’azione legale, la questione deve essere deferita alla Commissione Europea. Se il comitato non esprime un parere entro tre mesi si può anche intervenire. La Baviera ha ripetutamente chiesto alla Commissione di avviare una procedura d’infrazione contro l’Austria.

Il ministro dei trasporti bavarese Christian Bernreiter ha affermato che il Libero Stato, insieme al Tirolo e all’Alto Adige, spera “che la nostra idea comune di un sistema di slot come alternativa alla gestione dei blocchi possa portare mobilità al traffico merci attraverso il fiume Brennero”. Adesso sperano in una soluzione rapida da parte della Corte di Giustizia Europea. La Baviera continua a lavorare su proposte di soluzioni costruttive e sostenibili.

dpa‍-infocom, dpa:231016‍-99‍-585846/2

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