Digitale terrestre 2023: in quali regioni è necessario cambiare TV

Nel 2023. “Spegni“Questa è la transizione dal vecchio etereo digitale alla seconda generazione Standard DVB-T2, prende vita. Con il nuovo standard potremo vedere più canali con maggiore risoluzione e qualità, ma in alcuni casi dovremo cambiare TV o decoder.

Il passaggio dalla prima generazione alla generazione digitale non è una scelta facoltativa: graduale il vecchio segnale verrà disabilitato e chi non ha un dispositivo compatibile non vedere altro. Le autorità italiane hanno, infatti, già designato come operatori telefonici alcune delle frequenze attualmente utilizzate dal digitale terrestre (ma non utilizzabili dal DVB-T2): serviranno per estendere Rete 5G. Fortunatamente, l’arresto non si verificherà. “tutto in una volta“Ma sarà graduale oltre che geograficamente differenziato. L’Italia è stata divisa in 4 zone, ciascuno dei quali passerà a un DTT di seconda generazione in momenti diversi. Ecco chi arriverà al primo nel 2023.

DVB-T2: regioni nelle zone 2 e 3

Sembra strano, ma tutto: le le prime regioni a passare a DVB-T2 nel 2023 non saranno quelli inseriti in zona 1, ma quelli inseriti in zone 2 e 3. In queste regioni il segnale in corrente verrà spento durante 1 settembre – 31 dicembre 2023:

  • Emilia Romagna
  • Friuli-Venezia Giulia
  • Lombardia
  • Piemonte
  • Provincia Autonoma di Trento
  • Provincia Autonoma di Bolzano
  • Veneta
  • Valle d’Aosta

Chi vive in queste zone dovrebbe verificare se la propria TV (o decoder esterno) corrisponde al DVB-T2, altrimenti dal 1 settembre 2023 non vedrà più la televisione.

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Come scoprire se una TV è compatibile con DVB-T2

Il modo più semplice per scoprire se la tua TV è compatibile è una TV con decoder integrato o decoder esterno, con il nuovo standard DVB-T2: trova questa voce sul tuo dispositivo: quasi tutti i modelli compatibili hanno un timbro adesivo. dichiarando la compatibilità con lo standard in questione.

Ma attenzione: non confondetevi a vicenda Adesivo DVB-T2 e adesivo DVB-S2. Il primo è per la generazione digitale terrestre di seconda generazione, il secondo è per il satellite digitale di seconda generazione (che in Italia significa quasi esclusivamente piattaforma tivùsat).

Un altro modo per assicurarci che la nostra attrezzatura sia pronta per il futuro è andare avanti canali 100 o 200: quando i programmi TV mostrano “Controllare l’HEVC Main10“Allora va tutto bene, se non mostra nulla, allora non è compatibile con DVB-T2.

Cosa succede se la TV non è compatibile con DVB-T2

Se né il televisore né alcun decoder esterno è compatibile con il digitale terrestre di seconda generazione, c’è poco da fare: occorre cambiarli con modelli compatibili, altrimenti non vedrai più canali TV.

Fortunatamente esiste uno speciale incentivo sociale, il cosiddetto Bonus TV 2020 (che ovviamente durerà anche nel 2023): è riservato alle famiglie con ISEE fino a 20.000 euro (autocertificato) e consiste in uno sconto diretto al momento dell’acquisto fino a 50 euro.

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