Attacchi del governo al giudice nella controversia sui rifugiati – EURACTIV.de

Il primo ministro Giorgia Meloni ha preso di mira i giudici italiani per essersi rifiutati di ordinare la detenzione di alcuni rifugiati. Accusa i giudici di politicizzare la questione e di vanificare gli sforzi dell’Italia per trovare una soluzione.

Sale la tensione tra governo e magistratura, che ha deciso di non consentire la detenzione di alcuni profughi entrati illegalmente in Sicilia. Il governo ritiene che il giudice incaricato stia cercando di vanificare gli sforzi volti ad arginare il flusso di migranti dal Nord Africa.

“Sono rimasta stupita dalla decisione del giudice che, per ragioni inspiegabili, ha rilasciato un immigrato clandestino che aveva già ricevuto un ordine di espulsione, ha dichiarato unilateralmente la Tunisia un paese non sicuro e si è opposto all’azione di un governo democraticamente eletto”, ha detto Meloni. governare.

Oggetto della sentenza erano i rischi connessi al ritorno in Tunisia per lavorare nelle miniere d’oro.

«Non è la prima volta che accade una cosa del genere», sottolinea Meloni, ma «continueremo a difendere il confine». Ha inoltre sottolineato che non è compito della magistratura determinare cosa sia un paese sicuro o insicuro come la Tunisia.

I rappresentanti dei partiti al governo Fratelli d’Italia, Lega (ID) e Forza Italia (PPE) hanno ripetutamente indicato che “fattori esterni” stanno cercando di minare le azioni del governo. Ciò, tra le altre cose, incoraggerebbe un’ondata migratoria e impedirebbe l’accordo su soluzioni comuni a livello dell’UE, oltre a destabilizzare i mercati e spaventare gli investitori.

“Tutto diventa più difficile se nel frattempo altri Paesi agiscono nella direzione esattamente opposta, e anche se una parte dell’Italia fa di tutto per favorire l’immigrazione clandestina. Non parlo solo della sinistra ideologica”, ha detto Meloni in conferenza stampa. social media e il dipartimento che ha grandi interessi nella registrazione”.

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L’Associazione nazionale giudici e pubblici ministeri (Anm) di Catania ha prontamente risposto alle accuse della Meloni, rimproverandola per il modo in cui ha commentato la decisione del giudice.

“Quello che leggiamo sono parole sbagliate nei toni e nei contenuti e non corrispondono al rapporto tra magistratura ed esecutivo”, ha detto il presidente dell’Anm a Catania, Alessandro Rizzo.

È intervenuto anche il segretario del Partito Democratico (S&D), Eli Shlein, affermando che la Meloni sta fomentando un “conflitto istituzionale” che sta danneggiando il Paese.

“Devono smettere di cercare ogni giorno un nemico per nascondere le proprie responsabilità. “Mentre cercano i responsabili del disastro dell’accoglienza, dovrebbero guardare davanti a sé stessi: è la destra che scrive leggi palesemente incostituzionali e poi agisce contro i giudici che stanno facendo il loro lavoro”, ha aggiunto Schlein.

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