Addio alla “Via della Seta”: l'Italia osa tenere testa a Pechino

Addio alla Via della Seta

L’Italia osa opporsi a Pechino

Venerdì, 08.12.2023 | 13:45

L’Italia, l’unico Paese del G7 ad aderire all’iniziativa cinese Belt and Road, si ritirerà dal programma infrastrutturale globale l’anno prossimo alla scadenza del suo contratto. “Questo è un rapporto”CNNLa mossa è vista come l'ultimo segnale della posizione sempre più dura dell'Europa nei confronti di Pechino e delle sue ambizioni globali. Giovedì il primo ministro Giorgia Meloni ha confermato la mossa prevista, una delle sue promesse elettorali dello scorso anno, criticando il fatto che il contratto firmato da un governo precedente con la Cina nel 2019 ha portato pochi benefici all’economia italiana, e ora ci sono crescenti avvertimenti che l’iniziativa ha gravato su alcuni paesi con un debito insostenibile.

I buoni rapporti devono continuare

Ma Meloni ha sottolineato che Roma potrebbe mantenere buoni rapporti con Pechino al di fuori del programma che amplia l’influenza globale della Cina. “Penso che dobbiamo migliorare la nostra cooperazione con la Cina nel commercio e nell’economia”, ha detto Meloni ai giornalisti nel suo primo commento pubblico sulla questione dopo che sono emerse notizie secondo cui l’Italia aveva informato la Cina della sua decisione di abbandonare l’accordo dopo la sua scadenza nel marzo 2024. Non può essere esteso.

Critiche dall'opposizione

La decisione dell’Italia arriva mentre l’Unione Europea ha lanciato una campagna per separare le proprie catene di approvvigionamento dai rischi della Cina e proteggere le tecnologie sensibili dopo aver descritto Pechino come un “concorrente sistemico” nel 2019.

L’ex primo ministro Giuseppe Conte, amico della Cina, ha condannato il ritiro in un’intervista sulla sua pagina Facebook, affermando che è stato fatto per “ragioni ideologiche” e rischia di “silurare” la potenziale espansione delle esportazioni italiane.

La notizia dell'uscita di Roma è arrivata con l'arrivo di una delegazione di alti funzionari dell'Unione Europea a Pechino per partecipare al primo vertice di persona tra l'Unione Europea e la Cina in quattro anni.

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