Vacanze natalizie, risposte e dubbi per chi torna dall’estero

un’emergenza

Basta uno striscio negativo per chi torna in residenza o vive da 34 paesi europei. Altrimenti (se non c’è bisogno di lavoro, studio, salute, urgenza assoluta) sono obbligatorie due settimane di isolamento fiduciario. Tutti coloro che rientrano in Italia dopo essere stati all’estero per turismo tra il 21 dicembre e il 6 gennaio devono rispettare il periodo di quarantena.

Andrea Gallardi

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Basta uno striscio negativo per chi torna in residenza o vive da 34 paesi europei. Altrimenti (se non c’è bisogno di lavoro, studio, salute, urgenza assoluta) sono obbligatorie due settimane di isolamento fiduciario. Tutti coloro che rientrano in Italia dopo essere stati all’estero per turismo tra il 21 dicembre e il 6 gennaio devono rispettare il periodo di quarantena.

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Le vacanze di Natale si avvicinano. Per molti italiani che lavorano o studiano all’estero si avvicina la prospettiva di tornare in patria. Tuttavia, queste vacanze, ancora segnate da una pandemia, saranno caratterizzate anche da divieti e barriere al viaggio. Dubitando di ciò che è consentito e di ciò che non lo è, il nuovo Dpcm non sempre chiarisce se sarà sufficiente un buffer negativo o sarà necessaria la quarantena? E chi decide di attraversare il confine per andare a sciare in Svizzera o in Austria, cosa dovrà fare al suo ritorno? In attesa della questione del governo, proviamo a riassumere alcuni passaggi importanti.

Fino al 9 dicembre è possibile anche il buffer all’arrivo

Fino al 9 dicembre, per arrivare in Italia, l’obbligo di portare un tampone si applica ai rappresentanti di Belgio, Francia, Paesi Bassi, Repubblica Ceca, Romania, Spagna, Regno Unito. In questo caso dovrà essere presentato al pianerottolo il risultato di uno striscio molecolare o antigenico (cosiddetto test rapido), condotto nelle 48 ore precedenti. Se non hai un test, questo può essere fatto non appena entri in Italia entro le prossime 48 ore.

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Nessuna quarantena per chi rientra nel luogo di residenza in Italia da un paese dell’UE

Con l’avvicinarsi del Natale, le camicie si fanno più strette. Dal 10 dicembre al 15 gennaio (la data di scadenza scade nuovo Dpcm) chi entra in Italia da un Paese europeo (Paesi inclusi nella lista dell’Allegato 20, es .: 27 Paesi UE, Gran Bretagna, Islanda, Liechtenstein, Norvegia, Svizzera, Andorra e Principato di Monaco), può farlo inserendo un negativo uno striscio molecolare o antigenico prelevato 48 ore (non più 72) prima di entrare nel territorio nazionale. Pertanto, sarà impossibile fare una macchia all’arrivo. Il mancato invio di uno striscio negativo attiverà automaticamente la quarantena.

Quarantena per i turisti tra il 21 dicembre e il 6 gennaio

Un altro avvertimento importante. Tra il 21 dicembre e il 6 gennaio ci sono repressioni più severe. Durante questo periodo sarà possibile entrare in Italia da uno dei Paesi della lista C con tampone negativo solo per lavoro, studio, salute, urgenza assoluta o per ritorno a casa, domicilio o residenza. In caso contrario (ad esempio, ingresso per svago e turismo) la quarantena sarà obbligatoria. In ogni caso l’ingresso nel territorio nazionale deve essere immediatamente segnalato al reparto di prevenzione dell’azienda medica competente. È quindi certo che la quarantena durante questo periodo non sempre funziona per tutti, qualunque sia il motivo per cui viaggiano. È importante sottolinearlo poiché alcuni lettori riferiscono di aver ricevuto informazioni in merito dalla polizia aeroportuale di alcuni aeroporti italiani.

Rientro con quarantena per chi va a sciare all’estero

Il governo ha visto la quarantena come uno strumento che potrebbe dissuadere i vacanzieri all’estero “ad ogni costo”. Questa è la regola del “rapporto”. Chi torna in Italia dopo un soggiorno all’estero per turismo tra il 21 dicembre e il 6 gennaio dovrà infatti conformarsi alla quarantena. Ad esempio, puoi andare a sciare in Austria o in Svizzera, ma al ritorno dovrai chiuderti in casa e restarci per due settimane, seguendo le regole di precauzione. Va aggiunto che il sito di Palazzo Chigi afferma che “chiunque entri in Italia dal 7 al 15 gennaio, fermandosi in transito verso altri Paesi per turismo, deve essere messo in quarantena tra il 21 dicembre e il 6 gennaio”.

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