Un decreto natalizio, un duro decreto governativo sui viaggi: le regioni si danno battaglia. E i senatori Pd: “Smettila di fermarti in vacanza”

Natale è Nuovo anno “Armatura” all’interno i confini comunali e da 21 dicembre et al 6 gennaio, blocco in movimento tra le regioni e il divieto di raggiungere seconda scatola. decreto legge Kovid, già firmato dal Presidente della Repubblica Sergio Matarella, conferma l’inasprimento del governo nei giorni festivi per oscurare uno dei possibili la terza ondata. Mentre in Consiglio dei Ministri, dopo una vivace discussione, si è deciso di confermare la prossima tappa del Dpcm lezioni di occhio qualunque cosa più alto7 gennaiose secondo l’ultimo progetto devono tornare in classe almeno il 50% studenti anche da elementare è media. Dovrebbero riaprire lo stesso giorno ascensori. Ma è in viaggio a Natale, Santo Stefano e Capodanno le forze della maggioranza hanno avuto il confronto più acceso e faccia a faccia con loro accaldamente Regioni alla firma del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, previsto per oggi. Ma i governatori stanno lottando. E non solo loro.

Senatori democratici: “Regole sbagliate, cambiatele” – Gruppo PD a Madame Palazzo, in spinta 25 senatori, ha chiesto di togliere lo stop alle ferie: “Mi appello al presidente del Consiglio Conte: cambiare le regole sbagliate incluso nel decreto sulla mobilità comunale del 25, 26 e 1 gennaio, – afferma il capo del gruppo Andrea Marcucci “Lo chiedono le Regioni e 25 dei miei colleghi senatori democratici”. “Non si tratta di piccole cose, si tratta di problemi milioni di famiglie che vivono in zone limitrofe separate solo dal proprio comune ”, aggiunge. – A mio parere, è necessario rendere possibile il rispetto delle regole, riunificazione familiare e affettivo anche per ore. Sarebbe anche utile non discriminare attività economica città e attività economiche del Paese. “La lettera è stata firmata da 25 dei 35 dissenatori. Sei distretti che si possono trovare non l’hanno firmata Francescini, o Mirabels, Rasamanda, Pinocchio, Astor, Boldrin, Zanda, oltre a tre senatori con ruoli nel governo (Misiani, Malpez e Marjot). La divisione tra le demo è evidente dalle parole Andrea Orlando: “Ogni volta che sono state imposte misure restrittive, hanno detto che lo erano assurdo. Ma poi dovevi controllare che fosse assurdo non prenderli in tempo con correttezza “, dice il vice segretario,” quindi penso che ne abbiamo ancora bisogno sforzo, perché, purtroppo il virus non conosce le festività ordinate. Sarebbe una cosa bullismo il peggiore. “

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Zaya e Totti: “Errori da parte del governo” – “È una mattinata davvero dura”, dice Ligurian Giovanni Totti, anche Vice Presidente della Conferenza delle Regioni. E anche la critica va Atilio Fontana è Michele Emiliano. Totti e Zaya sono i più attivi. Il primo ne parla “Sbagliato” Governo, fa la fila il presidente della Regione Veneto: “Abbiamo ricevuto la bozza stasera alle 2.30. Evito commenti, ma concordo con Totti “. E torna alla spiegazione che “i piccoli comuni, come il nostro in Veneto e i grandi comuni, non possono essere messi sullo stesso piano per limitare gli spostamenti: la salute della popolazione è in pericolo quando 120 residenti del comune Laghi, la più piccola del Veneto, e se permetti a 3 milioni di abitanti del comune di Roma di muoversi liberamente, che è il doppio rispetto a Friuli-Venezia Giulia. Non è giusto. “

Regioni: “Cooperazione leale fallita” – Quindi, in un momento faccia a faccia, alle 14.30, Dare: “La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome esprime il suo parere sorpresa è rimpiangere per il metodo seguito dal governo, che ieri sera ha approvato il decreto legge, in assenza di un precedente confronto, “i governatori hanno messo la penna su carta”. Tale metodo contrasto con Cosa lo spirito di leale collaborazioneè stato sempre effettuato durante un’emergenza, dato che la scelta poteva essere prevista durante il confronto preventivo, condotto solo 48 ore prima ”, aggiungono. Sottolineano quindi che le “severe restrizioni” imposte a “viaggi e relazioni sociali” dal 21 dicembre al 6 gennaio “sono efficaci” pleonasmo pronuncia delle parti principali del Dpcm. “E i governatori contestano anche che le misure” non si riferiscano ” tratta promesso dal governo per la sospensione delle attività.

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Scuola a gennaio (50%) – La curva è in ribasso e venerdì il ministro della Salute Roberto Speranza, basato sul monitoraggio settimanaleIstituto Superiore di Sanità, firmerà un nuovo regolamento che potrebbe rendere l’Italia più gialla da domenica, facendo passare alcune regioni dal rosso all’arancio e altre dall’arancio al giallo. Tra questi, come annunciato da Eugenio Gianni, ci sarà Toscana. Ma la cautela rimane massima. Dopo un lungo e intenso confronto, il governo ha deciso di rimettere in classe solo gli studenti delle scuole superiori 7 gennaio et al 50%: in Consiglio dei ministri Lucia Azolina e M5 confermano il vantaggio di tornare ai corsi a dicembre, ma su questo tema è stata accolta in sede di organizzazione la richiesta delle regioni di attendere il nuovo anno sistema di trasporto.

Altre regole – In notturna, dopo una revisione che prosegue anche dopo il vertice, il governo ha inviato al governatore un nuovo Dpcm, che il premier firmerà in serata ed entrerà in vigore dal 4 dicembre. Il sistema a tre livelli è confermato. З coprifuoco in tutta Italia 22 e ristoranti chiusi in zona gialla alle 18:00 Poi nei venti giorni tra Natale e Battesimo non ci saranno ammorbidimenti: anzi, i blocchi cresceranno, le misure ovunque si faranno più severe. Compreso il nuovo anno, quando p. coprifuoco “potenziato” continuerà a 7, poi altre due ore. Il nuovo decreto, approvato mercoledì sera e composto da soli due articoli, funge da “copertina” per il prossimo Natale. Questo permette a Conte di firmare un Dpcm che dura fino a 50 giorni (ora il limite è di 30), e quindi impostare la validità del decreto, che va dal 4 15 gennaio. Ma soprattutto permette misure più severe nei giorni festivi, indipendentemente dal “colore” delle regioni. E stabilisce che dal 21 dicembre la circolazione tra le regioni e le province autonome non avverrà, se non per lavoro, salute e “situazioni quando necessario”, e tornerà al loro residenza,, casa Oh alloggi. Stiamo parlando dell’interpretazione di queste eccezioni, in particolare “Situazioni di necessità” – di cui si parlerà nuovamente nelle prossime ore con le Regioni. Oltre a misure dettagliate come la chiusura ristoranti con alberghi nella notte del 31 dicembre o più tardi eccezioni alla quarantena per chi torna dall’estero, argomento di cui si parla a lungo in Consiglio dei ministri. Proprio come abbiamo parlato della possibilità di contestare la legge Valle d’Aosta che è diverso da Dpcm dalle regole anti-infezione. Una possibilità ben precisa, anche se la decisione non è stata formalizzata.

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