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La Francia ritira gli assegni al confine con Ventimiglia

Le autorità francesi al valico di Ponte San Louis a Ventimiglia questa mattina hanno revocato i controlli di frontiera a causa di un’emergenza sanitaria dovuta a un coronavirus. Lo conferma Roberto Parodi, segretario dei confini autonomi di Intemeli. Così, la richiesta di autoidentificazione per l’ingresso in Francia, compreso, tre giorni prima del 15 dicembre, quando sarà ufficialmente revocato il divieto di viaggiare a venti chilometri dal proprio comune. Restano però le verifiche di autocertificazione che arrivano nel nostro Paese: valide sia per i francesi che entrano in Italia sia per gli italiani che tornano a casa, o per qualcun altro. Secondo Parodi, dal 15 dicembre del prossimo anno sarà possibile entrare in Francia dalla Francia con una motivazione ragionevole o con un certificato (striscio o altro studio), che stabilisca un negativo al virus e che si è tenuto nelle precedenti quarantotto ore.

La polizia francese indebolisce il potere al confine con Ventimiglia (Afp)

Tuttavia, dal 21 dicembre, l’ingresso in Italia potrà avvenire solo con la successiva quarantena. Quanto alla possibilità di libera circolazione senza buffer e quarantena per periodi non superiori a trentasei ore, Parodi ritiene che la norma si applichi solo al transito e non alla permanenza in Italia. Quindi chi viaggia in Svizzera può attraversare l’Italia in trentasei ore, ma non chi vuole restare in città a fare acquisti. Il caso, tuttavia, è alla base di diverse interpretazioni.

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