Sotto la pressione dell’Unione Europea – la regione polacca abolisce la “zona gay-free”

A quanto pare, per la prima volta è stato esposto alla pressione finanziaria dell’Unione Europea!

Ora, il parlamento regionale del voivodato polacco di Swietokryskie ha revocato il suo status di zona libera dall’ideologia LGBT. In una sessione speciale di mercoledì, il parlamento della regione polacca meridionale ha votato la revoca di una controversa dichiarazione adottata nel 2019 sulla “resistenza all’ideologia LGBTI”.

▶ ︎ Alla fine, i soldi dell’UE sembrano più importanti della demonizzazione di gay e lesbiche. Questo, ovviamente, non significa che l’anima non rimanga la stessa alla fine.

sfondo: Più di due anni fa, più di cento città e regioni della Polonia, in particolare nel sud e sud-est del paese, completamente cattolico, si sono dichiarate una regione “ideologicamente gay”.

Pochi giorni fa, una rivista politica del governo ha distribuito migliaia di manifesti con questa espressione e una bandiera arcobaleno barrata.


Nel luglio 2019, il settimanale polacco Gazeta Polska ha allegato questi manifesti antiumani. La frase “Zone Free of Gay Ideology” è stata scritta sui manifesti con una bandiera arcobaleno incrociata. In questo modo i lettori hanno potuto “mostrare i tuoi colori”, come spiegarono all’epoca i redattori. Era disponibile in migliaia in tutti i chioschiFoto: AFP

Nelle decisioni, alcune società si impegnano ad agire contro la “propaganda omosessuale” e l’educazione sessuale nelle scuole.

Poi la Commissione Ue ha sospeso i negoziati sui finanziamenti regionali con diverse regioni polacche.

Il capo dell’amministrazione regionale di Swietokryskie, Andrzej Betkowski, ha detto docilmente: “La Commissione UE ha confermato che è in violazione dell’articolo 2 dei trattati europei (TUE) se le regioni, i luoghi di lavoro o i servizi sono definiti ‘liberi da omosessuali’.

Comunque: lo sapeva già!

L’articolo 2 TUE, come modificato dal Trattato di Lisbona, recita: I valori su cui è stata fondata la Federazione sono il rispetto della dignità umana, la libertà, la democrazia, l’uguaglianza, lo stato di diritto e il rispetto dei diritti umani, compresi i diritti delle persone appartenenti a minoranze.

aspre critiche da parte dell’Unione Europea

fine luglio 2020 Critiche al Commissario europeo per la parità di genere Helena Daly I partenariati delle città stanno già finanziando le “Zone franche gay” in Polonia. Poi la Commissione dell’Unione Europea a Bruxelles ha respinto altre sei richieste per finanziare partenariati cittadini.

A settembre 2020 La posizione del Presidente della Commissione dell’Unione Europea Ursula von der Leyen Al Parlamento europeo a Bruxelles ha dichiarato inequivocabilmente: “Le cosiddette zone libere dall’ideologia gay sono aree in cui è stato perso il rispetto per i nostri simili. Non c’è posto per questo nella nostra unione”.

Solo pochi giorni fa, la regione di Cracovia ha risposto e ha revocato il suo status di regione “libera dall’ideologia gay”.

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