SARAI L’UNICO MODO PER FARE MOVIMENTI QUESTO GIORNO. PRANDELI È ROMANTICISMO, MA NON CHIAMARLO COPPIA

In Fiorentina è sempre il giorno della marmotta. Ogni volta che ricomincia, spendendo tanti soldi ma non costruendo nulla. Dodici mesi fa abbiamo litigato con Mantella e con una squadra che non riusciva a segnare punti, ora tutto dipende da Iachini, ormai perso in una scelta incomprensibile e in tanta confusione come nella società. Anche dopo un’altra prova incolore, senza partita e senza idee, la Fiorentina ha deciso di non scegliere, di lasciar passare un’altra settimana in previsione di un’eccezione che sembra inevitabile, già risolta di fatto e in senso comune.

Tutto è così illogico che si potrebbe pensare che ci sia qualcosa laggiù: e se il commissario e il barone volessero prendersi il tempo per liberare Sarah dalla Juve e portarlo a Firenze? Qui sarebbe l’unica giustificazione possibile per comprendere questi giorni confusi, in cui le persone lottano per il cambiamento, la società non nasconde di essere arrabbiata, ma dove intanto Beppe continua a restare al suo posto. Sara sarà la migliore risposta possibile alla crisi viola perché è un allenatore che lascia il segno, che lavora per far giocare bene le squadre, divertendosi e creando empatia con le persone. Insomma, sarebbe la persona giusta al posto giusto per ricominciare a credere davvero nel rinascimento viola. Con Florence questo sarebbe fantastico, e nonostante i legittimi dubbi che potrebbe avere seduto su una sedia a rotelle da corsa (mio Dio, razza, per così dire), alla fine potrebbe anche essere convinto. Rispetto ai migliori allenatori di Sarah, in realtà è abbastanza diverso. Ama il contatto con il campo, si sente bene a casa, da parte sua. Aveva già esperienza in luoghi lontani e lontani dalla sua cultura, qui poteva trovare l’entusiasmo per lavorare in una città ambiziosa e allo stesso tempo restare a vivere con la sua famiglia. Se fossi in Commissione, busserei alla sua porta tutti i giorni, la vita è adesso, bisogna fare un tentativo adesso, perché giugno potrebbe essere in ritardo. E perché Sarah seduce tanti, e perché la Fiorentina non può permettersi di buttare via un altro anno. Per convincerlo però ci vuole Rocco, un uomo che ci ha abbracciati tutti con il suo entusiasmo e le sue ambizioni, non uno che negli ultimi tempi ha parlato solo di stadi e pappagalli, non uno che abbia difeso Iachini da tutti, quasi più per orgoglio personale che per vera convinzione tecnica. Una chiamata a Sarah, un corteggiamento ravvicinato e una conversazione non sul denaro (non solo almeno), ma sui potenziali clienti: ora ne abbiamo bisogno. Il tempo passa, ma fermarsi può diventare un piccolo alleato. E se arriva davvero un “no”, almeno la Fiorentina potrà dire di averli vissuti tutti.

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Onestamente non credo in Mantel. Komissa era molto delusa da lui e il piccolo aereo stesso andava male con l’ambiente. Il primo Mantella fu quello di stropicciarsi gli occhi, il secondo un’amara delusione. Insomma, il terzo sarebbe come cercare di assemblare pezzi di un vaso spezzato in mille pezzi. Prandelli, invece, è tutta un’altra cosa. L’amore per Firenze e l’amore per Firenze per lui è indiscutibile. Cesare è uno degli allenatori più amati della storia e con le sue azioni si è guadagnato il suo impegno. Costringere la squadra a vincere, ma anche imparare molto fuori dal campo. Cesare è il romanticismo del calcio, è un viaggio di nozze continuo tra lui e Firenze, e ti riempirà nuovamente il cuore. Tuttavia, non vogliamo chiedergli di trasformarsi in qualcosa che non è, può rovinare tutto. Non lo meriterebbe, e chi ama la Fiorentina non lo meritava. In effetti Prandelli avrebbe accettato anche un contratto di sei mesi, ma questo è il punto. Cesare non è un portatore. È un insegnante di calcio, uno che deve entrare in testa alla squadra e insegnare loro a muoversi insieme. Fidarsi di lui in tempo, sarebbe come non dargli affatto questo, un’altra sciocchezza. Un giorno costante della marmotta, che, come una storia di disagio, non vuole proprio finire. In questo contesto di diffidenza e tensione la squadra sta preparando il Parma. Caceres ha parlato sui social media, dicendo che “solo noi sappiamo quanto valiamo”. Adesso sarebbe il momento di provarlo. Perché non è male sfidare una strana elezione, vedi l’attaccante centrale Calehon, ma anche quei ragazzi con la maglia viola in campo che hanno bisogno di essere perdonati, stanno bene.

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