“Ragazzi orgogliosi, ci credo ancora”

NAPOLI, ITALIA – 23 DICEMBRE: Marco Giampaola, allenatore della squadra di calcio di Torino, ha reagito durante la partita di Serie A tra Napoli e Torino allo Stadio Diego Armando Maradona il 23 dicembre 2020 a Napoli, Italia. Gli stadi sportivi in ​​tutta Italia rimangono soggetti a severe restrizioni a causa della pandemia di coronavirus, poiché le leggi governative sulla distanza sociale vietano i fan sul terreno, lasciando le partite a porte chiuse. (Foto di Francesco Pecarara / Getty Images)

In finale il “Torino” è nuovamente assemblato, questa volta contro il “Napoli”. Insigne ha risposto Itzo. Marco Giampaola ha parlato con SkySport per commentare la sfida: “Mi è piaciuta la squadra. Mi è piaciuto l’allegato. I ragazzi hanno giocato con passione. La squadra non ha accettato la posizione in classifica. Abbiamo attraversato situazioni difficili che avrebbero potuto uccidere qualcuno e invece prima del Napoli non ci siamo mai ritirati«.

All’allenatore viene chiesto se ha pensato se questa potrebbe essere la sua ultima partita granata: “Potrebbe essere perché la classifica è la stessa, ma non mi dimetto perché la squadra non merita quella posizione. La squadra è legata a quello che fa. e oggi ha dimostrato di rispettare il suo allenatore. Oggi in alcune partite veniamo puniti per pochi minuti. Tutto qui, non ci sono scuse, devi restare lì, non guardi al passato o al futuro, questa è una partita importante di oggi “.

Per effetto delle vittorie al ritorno, al Torino sono stati persi 23 punti: “Sì, ma oggi è stato qualcos’altro. L’Insigne ha inventato l’obiettivo dell’euro e potrebbe esserci. Siamo riusciti a diventare 2-0 all’Inter, vincere alla Lazio a 91 e perdere a 94 e così via. La squadra c’era sempre, ha pagato un prezzo alto per non saper gestire le difficoltà del gioco, ma oggi era tutto diverso

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Su Itzo e gli abbracci tra loro dopo il gol del difensore: “Il gesto di Itzo mi piacque. Non devono giocare per me. Poi, ovviamente, la performance è orgogliosa di me, il che significa che merito ancora di essere attendibile«.

Il tecnico ha parlato anche ai microfoni di Torino Channel e ha così commentato la partita: “La squadra ha giocato una partita orgogliosa con impegno e serietà. Sono orgoglioso nonostante il risultato finale che ci punisce, ma in certi punti dobbiamo andare oltre il risultato e sottolineare la prova dell’attenzione, della grande partecipazione, della cura dei dettagli. La squadra ha fatto una buona partita, è stata attaccata con forza, non ha mostrato fallimenti, poi Insigne ha fatto un gol europeo e pazienza. Ma c’era il Toro, anche il vento sarebbe cambiato. Ho detto ai ragazzi che ero orgoglioso e si ricomincia con questa dimostrazione di fede nella maglia, nella città e nella storia che rappresentiamo. Sono valori che vanno rispettati e sventolati«.

Anche i tecnici vengono interrogati sulle prestazioni di Sirigu e Itzo:Sirigu ha dato fiducia ai diversi interventi ai quali è stato chiamato. È un portiere prezioso. Izzo ha fatto una grande partita. Devo fidarmi della mia squadra, quello che dico deve essere quello che faccio. Questo tipo di performance mi rende orgoglioso, perché significa che merito ancora la fiducia«.

Circa l’approccio tattico della squadra: “I giocatori hanno delle caratteristiche, devo assolutamente seguirle per mostrare i punti di forza, non i difetti. Quindi quello che facciamo, lo facciamo in base alle caratteristiche della squadra e al modo in cui giochiamo. Nella fase di non possesso la squadra non ha commesso errori: l’unica metà dell’errore è stato il gol di Insigne, forse Singo è arrivato in ritardo, ma Insigne ha segnato un gol che è la sua specialità. Nella fase di proprietà potremmo aver fatto meglio del solito, ma devo rispettare le mie caratteristiche“.

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In conclusione, Giampaola ha parlato anche del lavoro che sta facendo la squadra: “In questi giorni lavoro sia tatticamente che psicologicamente. Ci sono state delle chat vere e sincere, perché non puoi bluffare con i giocatori. Tatticamente stavamo principalmente lavorando al video. E i ragazzi erano bravi; hanno subito capito cosa dovevano fare“.

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