Proteste contro l’aborto in Polonia, l’esercito sul campo – il mondo

Il primo ministro polacco Mateusz Morawiecki ha criticato le proteste in tutto il Paese contro le restrizioni all’aborto, dichiarando una dura risposta “alla barbarie, al vandalismo e all’aggressione”. Moravetsky ha chiesto aiuto all’esercito e nel suo messaggio su youtube ha espresso il timore di un’escalation delle tensioni sociali e ha fatto appello alla “saggezza della maggioranza silenziosa”.

“Non spaventateci con le truppe per le strade: se necessario faremo un castello.” Così, Marta Lampart, l’organizzazione femminile “Women’s Strike”, risponde al premier polacco, che ha chiesto l’aiuto dei militari per contrastare le proteste in atto in Polonia contro le rigide restrizioni all’aborto. Lampart ha invitato i polacchi a protestare giovedì scorso dopo la decisione della Corte costituzionale di interrompere la gravidanza, ora vietata anche in caso di gravi malformazioni fetali.

“Dobbiamo difendere la Chiesa. Invito tutti i membri del PIS e tutti i nostri sostenitori a contribuire alla difesa delle chiese che vengono attaccate oggi, per la prima volta nella storia della Polonia”. Lo ha affermato Jaroslav Kaczynski, leader del partito al governo “Pace”, vice primo ministro dell’esecutivo con una delegazione al comitato interagenzia per la sicurezza. “È giunto il momento in cui dobbiamo sapere come dire ‘no’ a chi vuole distruggerci. Difendiamo la Polonia”, ha detto il vicepremier.

RIPRODUZIONE VIETATA © Copyright ANSA


Torna in alto