Palestrino – Città fantasma italiana in Liguria

Un villaggio italiano nella Liguria centrale con case senza finestre che si deteriorano lentamente e sono ancora a volte abitate da gatti: questo è Palestrino. La città vecchia del villaggio era deserta decenni fa e nessuno vuole più vivere qui. Il paese ha una lunga storia che risale al periodo Paleolitico. A quel tempo qui si stabilirono i primi abitanti e si sono conservate strutture dell’epoca dei romani, come la torre della roccia, Burgus Plebis.

Ma i romani non furono gli unici a governare il borgo: nella lunga storia di Palestrino ci furono frequenti cambi di potere. In epoca altomedievale fu inizialmente monastero benedettino, in seguito fu trasferito alla famiglia dei Del Carreto, com’era in Sito web dell’Archivio Comunale di Palestrino è chiamato. Il capo della famiglia, il marchese del Perù del Carreto, possedeva il punto di riferimento della città, un castello medievale, costruito a metà del XVI secolo. Nei secoli successivi furono costruite sempre più case intorno a questo castello e il borgo continuò a crescere.

Ma le case di pietra grigia del vecchio centro oggi sono deserte. I residenti sono fuggiti negli anni ’60, ma perché?

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Perché Palestrino è diventato un paese fantasma?

In quel periodo, quasi 60 anni fa, una serie di terremoti colpì Palestrino. Di conseguenza, l’intera area è stata minacciata di inondazioni a causa di una massiccia frana e la popolazione è stata costretta a fuggire. La maggior parte di loro non vuole andarsene. Gli ex abitanti si stabilirono sotto il vecchio Balestrino e fondarono praticamente il secondo “nuovo” Palestrino, come riportato, tra gli altri, dal Berliner Zeitung. 537 persone vivono ancora qui oggi (a partire dal 2019).

Scena del film “Inkhart” girato a Palestrino
Foto: dpa picture alliance

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Sopra il “nuovo” Palestrino rimane un centro storico abbandonato di 1,5 ettari. Oggi è uno dei luoghi sperduti più frequentati d’Italia e attira ogni anno migliaia di vacanzieri. Anche il fascino del borgo ligure sembra aver convinto l’autrice di best seller Cornelia Funke. Come tra le altre cose Globalismo Secondo quanto riferito, ha usato Balestrino nel 2008 come sfondo per il film “Inkheart”, basato sulla storia del libro omonimo. Quindi gli amanti del cinema di oggi hanno un motivo in più per visitare questo emozionante luogo perduto in Italia.

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