Lukaku sciolto, qualificazioni aperte (ma battere lo Shakhtar potrebbe non bastare) – Corriere.it

A un passo dall’abisso, questo è curato da un gigante gentile: Ramelu Lukaku, al centro della seconda metà, domina il Borussia Monchengladbach con un altro doppio, come nell’andata, undici gol in questa stagione, quattro in Europa, e tiene in piedi l’Inter in una notte folle in cui succede di tutto. La qualificazione agli 1/8 di finale di Champions League resta lontana, nella nebbia di un girone difficilissimo e anche un posto in 1/8 di Europa League non è sicuro. Kantiani dovrà vincere mercoledì a San Siro contro lo Skakhtar e sperare che il Real Madrid, ancora sconfitto dagli ucraini, non pareggi a Valdebebas contro i tedeschi.. L’ombra biscotti agitare le menti dei tifosi dell’Inter. Ma ora l’importante è che la squadra sia viva.

Entrare nel Borussia Park non è stato facile. L’Inter si presenta con cuore e sofferenza. Meglio di Lukaku, fa Alassane Pla, l’attaccante centrale del Monchengadbach, che segna anche tre gol. Quest’ultimo, però, quello di un possibile 3-3 sei minuti dagli anni ’90, è stato annullato da Var per il millimetro di fuorigioco di Embal. Un duro colpo al teatro, soprattutto fortuna. Ma sul 3-1 la partita dovrebbe essere chiusa, la critica di Lukaku non è nemmeno velata, sempre più leader.

Le prime mezze ore di lavoro di Conte sono quasi perfette. Ripresa della palla alta e riavvio. Non bastano i gol di Darmian al termine dell’azione veloce, innescata da Borela, adornato dal tallone di Lukaku e dall’aiuto qualificato di Galliardini, a spiegare il predominio nerazzurro. Manca almeno un altro obiettivo. E qui è messo in discussione Lavtar Martinez, che ne spende un paio. Tuttavia, solo sette minuti dopo il Toro è stato raccolto da Yantske La migliore occasione dell’argentino la butta fuori tre minuti dopo aver attraversato mezz’ora: il primo tiro viene chiuso da un disperato scivolone di Liner, il secondo Lauter lancia al portiere Somer.

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Alla fine, l’Inter si spende il doppio. Il Borussia, finora passivo, forse anche sorpreso dall’entusiasmo dei “nerazzurri”, è tornato. Handanovich, due volte al minuto, supera prima il tiro di Liner da fuori area, poi il diagonale millimetrico di Turam. Non c’è niente che puoi fare durante l’ultimo respiro sulla città di Pla, scappato dalla guardia dello sceneggiatore.

Nella ripresa l’Inter ha legato i fili della partita, rischiando qualcosa al riavvio dei tedeschi: Tkhuram, essendo scappato da Batons, doveva avere mal di testa. CI SONO Autonomia gratuita. I nerazzurri sono meno dinamici rispetto alla prima mezz’ora, ma nel motore hanno un Lukaku in più. L’opportunità frontale di Ramel dà a Lauter l’opportunità di dare un senso al suo gioco, ma il calcio dell’argentino si ferma al bar. Poi l’attaccante centrale decide di fare tutto da solo, diventando l’eroe della serata: lancia verticalizzazione di Brozavich su pallone di Galyardini e infligge un diagonale inespugnabile in area di Sommer. Nel giro di nove minuti il ​​totem nerazzurro si allarga, ribaltando la croce d’oro alla destra di Hakimi, entrato al posto di Darmian. Ma non è una notte facile. Mai per l’Inter. Pla, lui sempre, riapre la partita. E segna il terzo gol, fortunatamente annullato Var. Il gruppo è una specie di roulette. È ancora possibile.

1 dicembre 2020 (modifica il 1 dicembre 2020 | 23:31)

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