Secondo l’Istat, nel 1976 la crescita del PIL è stata superiore al sei per cento. Nell’ultima previsione di aprile, il ministero delle Finanze stimava una crescita del PIL solo del 4,5 per cento. Nel frattempo, tuttavia, le prospettive economiche stanno diventando più rosee.
Il rally arriva sulla scia di un anno economicamente devastante per l’Italia, che è stata cronicamente debole in termini di crescita. Nel 2020, l’economia si è ridotta dell’8,9%, rendendola più forte di quanto non sia stata dalla seconda guerra mondiale.
Il governo Draghi prevede di adottare la riforma fiscale questo mese, compreso un taglio dell’imposta sul reddito. Oltre alla Spagna, l’Italia è il principale beneficiario del Fondo globale per la ricostruzione dell’Europa, che ammonta a 750 miliardi di euro.
(libbre/cosa)