La Silicon Valley ha scelto Biden (che la farà cambiare)

Un buon modo per cercare di capire come finiranno le elezioni presidenziali americane è sempre stato quello di tenere traccia dei soldi. L’andamento delle donazioni. Che in America sono rigorosamente disciplinati e pubblici e registrati sopra i $ 200. Pochi giorni fa il sito OpenSecrets secondo lui, l’attuale campagna elettorale sarà la più costosa della storia, stimando per i due candidati 11 miliardi di dollari. Sulla base dei dati pubblicati, il mensile Wired ha effettuato ulteriori analisi e ha scoperto che la Silicon Valley sta facendo tutto su Joe Biden. Questa non è la notizia più grande: la California ha una forte tradizione democratica (tranne per otto anni in cui l’attore Arnold Schwarzenegger era governatore, 2003/11). E soprattutto la Silicon Valley ha sempre flirtato felicemente con i candidati progressisti. Invece, questi dati contengono alcune notizie. Il primo riguarda la distanza tra Trump e Biden tra i donatori in questa regione, dove vivono e lavorano alcune delle persone più brillanti e ricche del pianeta: secondo Wired in modo casuale, il 95% dei dipendenti di sei principali società tecnologiche (alfabeto – Google, Apple, Amazon, Facebook, Microsoft, Oracle), il 95% ha donato a Biden. In totale, il candidato democratico ha ricevuto quasi 5 milioni di dollari e il presidente uscente ha ricevuto poco più di 200.000 dollari. La seconda notizia riguarda l’entità delle donazioni: rispetto all’appello Clinton-Trump del 2016, sono raddoppiate, in alcuni casi triplicate.

Questi due dati possono sembrare marginali, uno schema troppo specifico, ma OpenSecrets rivelato questo è uno dei sette maggiori donatori di Biden – cinque delle società della Silicon Valley (e la seconda in assoluto – l’Università della California). Ma probabilmente la cosa più interessante di questa ovvia scelta di campo è qualcos’altro. Il fatto è che la Silicon Valley e le sue società scommettono che sarà il presidente a smembrarle, limitare il loro potere eccessivo, costringendole in alcuni casi a vendere parte del business. Questo indica chiaramente questo un report di oltre 400 pagine pubblicato martedì sera da un comitato del Congresso che indaga su Big Tech. Ricordi la spettacolare audizione moderna di Mark Zuckerberg, Jeff Bezos, Sundar Pichai e Tim Cook in piena estate? Ecco le conclusioni del Congresso e ora devastanti: questo sistema è sbagliato, dicono i legislatori statunitensi. E i Democratici, solo Democratici, i Repubblicani non sono d’accordo, propongono una serie di misure molto dure per cambiare la situazione.

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Ecco lo staff di Big Tech che finanzia Joe Biden, come un tacchino che celebra l’arrivo del Natale; ma è solo un’apparenza. La Silicon Valley non è un monolite: negli ultimi anni i dipendenti di grandi aziende tecnologiche hanno più volte dimostrato di richiedere cambiamenti che uniscano etica e business in ambiti diversi. Questo è qualcosa che viene dal basso, insomma, non dai dirigenti. E potrebbe andare meglio.

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