La mafia si arricchisce nell’epidemia – Südtirol News

La pandemia di coronavirus è una “grande opportunità” per la criminalità organizzata in Italia di arricchirsi. Le procedure semplificate per gli appalti pubblici e la consegna a seguito della pandemia renderanno più facile per le aziende partecipanti alla mafia entrare nell’economia legale. Lo diceva un rapporto diffuso dalla Cia antimafia, presentato al Parlamento.

La criminalità organizzata può essere maggiormente coinvolta, soprattutto nel settore sanitario e nei grandi progetti infrastrutturali. I clan possono tentare di ottenere i finanziamenti dell’Unione Europea che l’Italia riceverà nell’ambito del programma di ricostruzione della “prossima generazione” dell’Unione Europea, dice il rapporto.

Durante il blocco di marzo e aprile 2020, i clan hanno continuato ad arricchirsi attraverso il traffico di droga, l’estorsione e la ricezione di beni rubati e furti. Nel sud Italia, la mafia sta penetrando sempre più in profondità nelle istituzioni politiche, ha avvertito la DIA. Grazie al denaro contante, le mafie prestavano denaro a piccole e medie imprese in difficoltà a tassi esorbitanti. Coloro che non ripagano devono consegnare le loro azioni ai clan.

Le organizzazioni mafiose forniranno assistenza e servizi alle famiglie bisognose per ottenere l’approvazione sociale. La mafia è in grado di aiutare le famiglie bisognose in modo più rapido ed efficiente rispetto allo stato e quindi garantire il loro sostegno e servizi. Il rapporto afferma che lo Stato italiano dovrebbe essere più vigile che mai in questa situazione senza precedenti.

L’agenzia vede un aspetto positivo: “La Ndrangheta, la mafia calabrese, sta progressivamente perdendo la sua posizione di“ organizzazione omogenea e impermeabile ”. Recentemente, alcuni prigionieri membri della“ Ndrangheta ”hanno deciso di collaborano con la magistratura, inoltre molti collaboreranno Cittadini e aziende estorte dalla Ndrangheta con gli inquirenti.

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La Ndrangheta, la più potente organizzazione mafiosa in Italia, mantiene ancora la sua posizione di leader nel traffico internazionale di droga e continua a guadagnare forza e potere finanziario. L’epidemia e le serrate associate in molti paesi non hanno in alcun modo rallentato il traffico internazionale di droga.

Uno dei punti di forza dell’organizzazione risiede nella sua capacità di stabilire contatti diretti e cooperazione criminale con tutti i tipi di interlocutori: politici, rappresentanti delle istituzioni, uomini d’affari e professionisti. Secondo lo studio, la presenza dei clan è forte anche in molte regioni del nord Italia, dalla Valle d’Aosta al Trentino in Alto Adige, e all’estero.

Da: apa

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