John Gilbert Getty, l’ultimo erede dei “dannati” petrolieri, è morto in Texas – Corriere.it

“A una festa con i nonni, ha rilasciato in soggiorno una gabbia con topi e insetti: sembrava un’idea geniale per lui e per i suoi fratelli. Gli piaceva far saltare i nervi alla gente, era il suo modo di mostrare affetto “. Quindi con una scena più degna di Tenenbaum che Buddenbrook, figlia di Ivy, 25 anni, ricorda suo padre John Gilbert Getty, un dandy con ambizioni di musica rock, Peter Pan dai capelli sempre lunghi, e soprattutto l’ultimo erede della dinastia dell’olio con ricchezza leggendaria e lato oscuro non meno leggendario: è morto ieri all’età di 52 anni in una stanza d’albergo a San Antonio, Texas, per ragioni sconosciute.

Ad oggi non si sa anche perché John Gilbert Getty, nato a Londra (in una stanza d’albergo oltre che in una stanza d’albergo, morì), fosse a San Antonio; nel 2018, ha acquistato una villa a Hollywood del valore di $ 4 milioni, una briciola per la ricchezza che ha ereditato, stimata in $ 5 miliardi. Sopravvive alla figlia Ivy, che ricorda la sua eccentricità (molte, compresa l’abitudine di tenere un congelatore pieno di gelato, ma mangiarlo solo in forma sciolta), e talenti studiati pigramente (chitarra rock, autodidatta). L’autopsia arriverà nei prossimi giorni; al momento la morte in conseguenza del delitto è esclusa, dicono gli investigatori.

Quindi rimane alla finel’erede di cinque miliardi di dollari ha attraversato quattro generazioni, lo stesso oscuro mistero che avvolgeva il mistero di George, suo zio: nel 1973 fu contrassegnato come suicidio, ma con alcuni aspetti oscuri, tra cui la scelta dello strumento: una forchetta da barbecue che i soccorritori hanno trovato piantata nello stomaco (da se stesso, poi ha detto l’autopsia). O la morte del fratello di John Gilbert, Andrew, che è stato trovato senza vita in un bagno intriso di sangue: è stato etichettato come “sanguinamento accidentale”, ma la polizia si è precipitata nella sua villa di Los Angeles, essendo intervenuta 31 volte nelle ultime settimane della sua vita, per controversie con un partner su alcol e droghe.

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La saga della famiglia Getty inizia con John Paul (1896-1976), un donnaiolo e il leggendario figlio avaro di un petroliere del Minnesota. Così ricco e avaro (gli piaceva dire che “i miti erediteranno la Terra, ma non i suoi depositi”) per ispirare un personaggio Disney Scrooge, ha guadagnato il suo primo milione di dollari all’età di 24 anni acquistando un pozzo in Oklahoma; ma metteva i telefoni nelle stanze degli ospiti delle sue ville e non camminava mai con un prezzo superiore ai 25 dollari. Ha avuto cinque figli da altrettante mogli: ultimo, Timothy, è morto di cancro all’età di 12 anni; il resto viveva in sfortunati nababbi tra morti oscure e famiglie segrete (avevano due figli J. Paul II e Gordon, 7 nipoti segreti).

Ma la storia più triste e famosa riguarda J. Paolo III, nipote del patriarca e cugino Giovanni Gilbert, rapito a Roma nel 1973 dalla “Ndrangheta”: non solo il nonno ha inizialmente rifiutato di pagare il riscatto – “Ho 14 nipoti”, ha detto, “se per pochi centesimi ho 14 ostaggi” – ma quando in seguito cedette e diede due milioni a suo figlio, il padre dell’ostaggio, che nel frattempo era bandito tagliare l’orecchio, glieli ha prestati a un tasso quasi usuraio del 4%. Giovanni Paolo III non si riprese mai: visse tra sofferenze e droghe, e nel 1981 a una festa in stile metadone, valium e spiriti accecato e paralizzato. Morirà nel 2011; suo fratello Mark, il fondatore di una famosa agenzia fotografica, lo sta attraversando.

24 novembre 2020 (modifica il 24 novembre 2020 | 22:15)

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