Il governo prenderebbe seriamente in considerazione la fine delle gite scolastiche, che erano una delle misure per affrontare le emergenze sanitarie la scorsa primavera. Oggi abbiamo sentito anche le Regioni ei Comuni che hanno avanzato diverse proposte per affrontare il problema degli incontri sui trasporti pubblici.
DAD per boss e record in modalità scacchi
Oggi, i comuni hanno messo sul tavolo del governo diverse richieste di integrazione nel nuovo DPCM, di cui è prevista la pubblicazione, con l’obiettivo di ridurre il trasporto pubblico.
Secondo i comuni intervenuti nell’ANCI, gli orari scolastici dovrebbero essere differenziati per ridurre la presenza di periferie sui veicoli. Una misura che è di fatto già possibile per le scuole stesse per attuare, ove necessario, attività per garantire la sicurezza degli studenti e del personale.
Al contrario, alcune regioni stanno pensando di offrire lezioni di apprendimento a distanza per gli studenti delle scuole superiori. Questa misura mira anche ad alleviare la pressione sui trasporti.
«L’anno scolastico si concluderà comunque faccia a faccia o lontanamente, come siamo riusciti a concluderlo lo scorso anno, all’improvviso e con scuole non ancora organizzate. In caso di nuove limitazioni l’anno scolastico continuerà. Diverse regioni ha dichiarato Il governatore d’Abruzzo Marco Marcilio sulle questioni sollevate durante il confronto tra i presidenti regionali – ha sollevato la questione perché, purtroppo, il trasporto pubblico non è in grado di sopportare il peso di tutte queste persone che viaggiano contemporaneamente. Per questo, per gli studenti senior pensiamo di offrire al governo, almeno per un certo periodo, forse il più difficile, il ritorno alla formazione a distanza«.
Resta in gita scolastica
D’altra parte, il governo propone un divieto di viaggio. Il divieto, in vigore fino a luglio 2020, è uno degli argomenti sul tavolo del governo vista l’emissione di un nuovo decreto del premier che potrebbe essere pubblicato nelle prossime ore. Lo stop si applicherà alle gite scolastiche, alle attività scolastiche e ai gemellaggi.
Il governo Dpcm includerà l’uso di maschere per esterni, che interesseranno così le scuole durante gli ingressi e le uscite.
Un’altra novità potrebbe riguardare l’inserimento nel DPCM come raccomandazione per l’utilizzo di maschere nelle abitazioni private in presenza di persone che non convivono.
Tuttavia, nulla dovrebbe cambiare nelle scuole. L’uso delle maschere rimarrà obbligatorio se la distanza del metro e il movimento non sono garantiti.