Pochi giorni fa vi abbiamo detto come alcuni smartphone meno recenti basati sul sistema operativo Android (dalla versione 7.1.1 Nougat in poi) ha rischiato non ha più accesso a gran parte di Internet perché quello che potremmo chiamare un “pasticcio burocratico informatico”. Ebbene, l’ansia è tornata, grazie a una soluzione altrettanto burocratica ma efficace.
Insomma, il problema è iniziato con Let’s Encrypt, che è l’Autorità di Certificazione: insomma, emette e verifica certificati di sicurezza basati su connessioni crittografate, come HTTPS, e attualmente gestisce circa il 30% di Web Domains First Certificate ISRG Root X1 è stato rilasciato nel 2016, quindi le piattaforme software che non sono state aggiornate dopo tale data potrebbero non includerlo. Negli anni precedenti, è stata fondata Let’s Encrypt, una società relativamente nuova Il certificato DST Root X3 viene “preso in prestito” da un’altra CA.o IdenTrust e scade a settembre 2023.
Questa pratica di “prendere in prestito” un certificato viene, per così dire, utilizzata solo in casi eccezionali, soprattutto per aiutare le giovani AC a prendere piede: il motivo è semplicemente che più soggetti sono coinvolti nella catena di fiducia, più sono. rischi per la sicurezza: che questa fiducia venga tradita. Let’s Encrypt non pensava sarebbe stato possibile rinnovare la partnership con IdenTrust, ma le due società hanno deciso di evitare di lasciare all’oscuro i vecchi smartphone Android. Il punto è semplicemente questo Internet continuerà a funzionare normalmente anche su un “caricatore” o su un dispositivo cardiaco obsoleto che ritorna una volta all’anno per nostalgia periodica.