Incontro segreto di Netanyahu-bin e Salman “Sull’Iran e la pace è ancora lontana”

DA FREE A NEW YORK. All’incontro di Neom con il primo ministro israeliano Netanyahu, il principe saudita Mohammad bin Salman ha rifiutato di normalizzare le relazioni fino alla fine della presidenza Trump e ha frenato le operazioni militari contro l’Iran, come l’assassinio di Mohsen Fahrizade, per non parlare dei fantasmi della guerra. giornale di Wall Street, spiegando che i motivi sono almeno tre: primo, l’opposizione del padre, che in cambio ha insistito per una richiesta dello Stato palestinese; secondo, la paura di Teheran di rappresaglie; terzo, la paura di Biden di un ritorno a un accordo nucleare con gli ayatollah e quindi la necessità di costruire buoni rapporti con lui, forse rinviando il riconoscimento di Israele fino a quando la nuova amministrazione statunitense non potrà dichiararlo come il proprio successo.
I sostenitori di Trump dicono che ha cambiato il paradigma in Medio Oriente; gli oppositori rispondono che Obama ha cercato di cambiarlo nei colloqui con l’Iran. Donald è solo tornato al paradigma tradizionale dell’alleanza con i sauditi e gli israeliani, sperando che in cambio del rifiuto di Teheran, Riyadh spingerà i palestinesi ad accettare un piano di pace scritto da Jared Kushner basato sui desideri di Netanyahu. L’operazione fallì, ma come sottoprodotto diede origine all’Accordo di Abramo. Trump vuole integrarli con il riconoscimento dell’Arabia Saudita e cerca di provocare il coinvolgimento dell’Iran in azioni che rendono impossibile il ritorno di Biden a un accordo nucleare. Ora la domanda è fino a che punto andrà fino al 20 gennaio e se gli ayatollah morderanno.
Il segretario di Stato Pompeo ha detto al principe che deve ottenere la normalizzazione di Trump con Israele, perché una volta che Biden entrerà in carica, l’unica difesa che avrà dagli Stati Uniti contro Teheran verrà dal Senato della Repubblica e dalla lobby filo-israeliana. MBS ha finora resistito, credendo che la priorità sia trovare un buon rapporto con Biden. Joe vuole tornare all’accordo sul nucleare, collegandolo all’inizio di nuovi colloqui per rafforzarlo. Ciò non è necessariamente sufficiente per rassicurare il principe e sicuramente Netanyahu, ma la prossima mossa di Trump nei prossimi 50 giorni potrebbe mettere a repentaglio le relazioni con Washington nei prossimi 4 anni.

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