Il vaccino Covid in Italia: chi va per primo e chi arriva per ultimo – cronaca

Roma, 25 dicembre 2020 – Vaccino contro l’infezione da coronavirus covid è dentro Italia. Autocarri contenenti frigoriferi (a -75 °) con le prime 9.750 fiale Pfizer attraversato il confine da Brenner ieri alle 9.30, ed erano accompagnati dai carabinieri Spalanzani di Roma. Circa 250 militari trasporteranno le dosi entro 300 chilometri domani, nel cosiddetto Vaccine Day. Tutti gli altri passeranno per il centro Pratica di Mare da dove con 5 velivoli (due C27J Air Force, due Dornier Do. 228 Army e un P-180 Navy) verranno trasferiti in altre regioni.

Le dosi successive arriveranno dopo il 27 dicembre direttamente dallo stabilimento Pfizer 300 luoghi di amministrazione designato dal Commissario per le Situazioni di Emergenza Domenico Arcuri. E da questo momento inizierà la vera e propria campagna di vaccinazione.

Chi va per primo

Ma qual è il criterio per somministrare i vaccini contro Kovid? Cioè, chi sarà vaccinato per primo e chi sarà in lista d’attesa? In un’apposita sezione del portale del Ministero della Salute sul nuovo coronavirus individuate cinque categorie “prioritarie”.

Come previsto, quindi sono in prima fila operatori sanitari sul campo,, Ospiti della RDA e personale che lavora lì, e così via Cittadini anziani, con priorità per gli “over 80” per poi passare a quelli dai 60 ai 79 anni. Infine, al quinto posto ci sono persone “di qualsiasi età affette da più di una precedente malattia cronica, immunodeficienza e / o disabilità”.

Il piano strategico non specifica chi sarà negli ultimi posti, mentre sul sito del SSN, nella sezione dove si parla della fase di limitata disponibilità del vaccino, le persone che hanno contratto il coronavirus sono rimesse in coda per l’amministrazione. poi guariscono e sono considerati anticorpi “rivestiti”.

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Dopo cinque categorie “prioritarie” (operatori sanitari, Russia di età superiore agli 80 anni, persone di età compresa tra 60 e 79 anni e persone affette da precedenti malattie croniche), il resto della popolazione inizierà ad essere esposto al siero. In questo senso, il documento non fornisce un elenco completo, ma menziona principalmente coloro che appartengono ai “servizi necessari”, a cominciare da “insegnanti e personale scolastico, polizia, personale penitenziario e luoghi pubblici”.

Sebbene il piano enfatizzi che una “strategia adattativa” può essere implementata durante un’epidemia, identificando alcune categorie di rischio o popolazioni in grado di supportare la trasmissione basata sulla comunità o dove si stanno sviluppando focolai epidemici significativi in ​​alcune parti del paese. che assegnano le scorte di vaccini a una strategia di “vaccinazione reattiva”.

Giornata del vaccino

In una giornata simbolica domani, un’infermiera di 29 anni dello Spalanzani sarà la prima a farsi vaccinare a Roma. Claudia Olivernini. In Lombardia, invece, sarà la volta di due operai della Niguarda di Milano, un operatore sociale e medico Adele Gelfa e un pulitore Grace Land – e Annalis Malary, un’anestesista che ha trovato il paziente Mathieu all’ospedale di Cadoño. La prima donna vaccinata anche a Napoli: verrà somministrata una dose Philomena Ricciardi, Ambulanza medico Cardarelli.

Vaccini, sondaggi e immunità di gregge

Premesse: Il vaccino contro Covid non è obbligatorio in Italia (come nel resto d’Europa), quindi viene somministrato su base volontaria. Commissario straordinario Domenico Arcura assicura: “Raggiungeremo l’immunità di gregge tra 9 mesi entro la fine dell’estate”. Certo, è necessario vaccinare 42 milioni di italiani: il 70% della popolazione. Secondo l’ultimo sondaggio Euromedia, con l’avvicinarsi del cosiddetto Vaccine Day del 27 dicembre (domani), la proporzione di coloro che dichiarano di voler essere vaccinati contro il Covid-19 è in aumento: infatti, il 50,7% degli italiani intende ottenere il vaccino è nettamente aumentata rispetto al 49,8% a fine novembre e 50,4% il 14 dicembre.

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Sealers: Prenderò il vaccino quando sarà il mio turno

“Farò il vaccino quando sarà il mio turno” dice il Commissario Straordinario Sileri “Non ho più di 65 anni e non sono una persona fragile. Se fossi un chirurgo in sala operatoria oggi, ovviamente mi unirei subito al vaccino, ora lo farò”. è se mi colpisce, tra le altre cose, se avessi un covid, me ne occuperò tra gli ultimi, ma quando si tratta di me, probabilmente lo farò.Cosa? Cosa mi darà lo stato.Dobbiamo fare il vaccino a esci da questo incubo. vita “.

Ifa: non acquistare il vaccino online

No – acquisto privato del vaccino Covid-19 online o tramite altri canali, poiché può essere “pericoloso e inefficace”. Sebbene il vaccino stesso non provochi malattie o cambiamenti del DNA. Per fare chiarezza, l’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) ha pubblicato sul portale web un documento che risponde alle 35 domande più frequenti sul vaccino Pfizer approvato ieri in Italia. Le domande più frequenti vanno dalla composizione ai possibili effetti avversi, passando per l’efficacia e le indicazioni di chi può essere vaccinato.

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