HD 106906 b, cugino del Pianeta Nove

Le anomalie orbitali di una serie di corpi celesti ghiacciati dietro l’orbita di Nettuno hanno portato all’ipotesi che il loro percorso possa essere interrotto un ipotetico pianeta che non può ancora essere osservato, un gigante che sa fare un’orbita a una distanza di 150 miliardi di chilometri dal Sole: questo Pianeta nove,, su cui tanto si è speculato negli ultimi anni. Ora uno studio dell’orbita dell’esopianeta che ha accompagnato Hubble potrebbe aiutare a capire di più su questo misterioso e sfuggente inquilino del sistema solare.

Lumaca extrasolare. Il telescopio spaziale Hubble è stato in grado di caratterizzare l’orbita HD 106906 b, un esopianeta 11 volte più massiccio di Giove, scoperto per la prima volta nel 2013. Finora è stato estremamente difficile studiare il percorso di un corpo celeste attorno a una coppia di stelle binarie al centro del suo sistema: il pianeta in realtà avanza a una distanza di 730 volte di più. che separa la Terra dal Sole. E poiché a questo grado di distanza l’attrazione gravitazionale delle stelle madri è molto debole, anche HD 106906 b compie molto lentamente la sua orbita: conclude una rivoluzione da completare ogni 15.000 anni.

Tra due fuochi. L’orbita dell’esopianeta non è solo molto allungata, ma anche inclinata in modo anomalo rispetto al disco di detriti che circonda le stelle madri, oltre che esternamente da esso. Secondo i ricercatori dell’Università della California, Berkeley, che hanno firmato sto imparando, HD 106906 b si formerebbe molto vicino alle stelle binarie, forse anche a una distanza inferiore a Terra-Sole. Nel tempo, sarebbe stato trascinato su di loro e quindi spinto molto più lontano, in un’orbita potenzialmente inaccessibile all’impatto gravitazionale del suo sistema. Al momento opportuno, il passaggio ravvicinato di un’altra stella “aliena” stabilizzerebbe il suo percorso in un’orbita allungata, ma la legherebbe alle stelle di riferimento, evitando l’uscita dal sistema.

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Forse anche il Pianeta Nove si è formato molto vicino al Sole per essere gettato ai margini del Sistema Solare dalla gravità di Gioviano. Una stella di passaggio avrebbe potuto impedire la sua eventuale espulsione dal sistema mantenendo un’orbita anormale ed esageratamente allungata.

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