Film incredibili su grandi uomini: il cinema

Il regista e sceneggiatore politicamente provocatorio americano Oliver Stone ha compiuto 75 anni.

30 anni fa, Oliver Stone ha coperto l’omicidio del presidente John F. Kennedy nel film JFK: Tatort Dallas. Il più grande successo al botteghino di Stone ha sollevato molte domande e ha sottolineato le incongruenze: non aveva risposte definitive. Nemmeno il suo documentario “JFK Revisited: Through The Looking Glass”, che ha ricevuto una standing ovation al Festival di Cannes a luglio, ha fatto altrettanto. Ma Stone, che mercoledì compie 75 anni, presenta nuovo materiale d’archivio, parla con studiosi e testimoni contemporanei e chiarisce ancora una volta che la teoria del genitore single è insostenibile.

L’omicidio di Kennedy del 1963 è uno shock americano, ma nessuno studio americano voleva finanziare il film. È stato creato con denaro proveniente dall’Italia e dalla Gran Bretagna. Questo è successo a Stone cinque anni fa con la storia di “Snowden”, la storia di un informatore della NSA.

Forse nessun altro regista negli Stati Uniti si è occupato più ampiamente della storia recente del paese e dell’esistenza politica di Stone. I suoi film ruotano attorno alla guerra del Vietnam e alle sue conseguenze (“Platoon”, 1986, “Born on July 4th”, 1989, “Between Heaven and Hell”, 1993), sul capitalismo degli squali (“Wall Street”, 1987) o sull’America mondo dei media, che ha ricreato L’ha creato nella satira brutale (“Natural Born Killers”, 1994).

Nella scelta del suo medium estetico, Stone non è eccessivamente sensibile. Nonostante le esigenze intellettuali dei suoi film, non fa cinema mentale. Taglia rapidamente ed eccessivamente e fornisce allo spettatore un misto di fatti e congetture.

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In “Salvador” (1986) ha parlato degli intrecci degli Stati Uniti in America Centrale, ha eseguito un canto del cigno per l’ex presidente con “Nixon” (1995) e ha reso omaggio alla controcultura degli anni ’60 con The Doors (1991) ). Nel 2006, il World Trade Center ha tentato di far sentire il trauma dell’11 settembre con mezzi cinematografici.

Nato a New York da un agente di cambio di successo, Stone lasciò il college nel 1965 per andare a Saigon come insegnante. Nel 1967 si arruolò volontario per la guerra del Vietnam. Dopo il suo ritorno ha iniziato a studiare cinema, scrivere sceneggiature, il cui soggetto principale sono i grandi personaggi maschili. Oltre a JFK e Nixon, ha anche dedicato un film a George W. Bush – satira, come dice lui stesso (“W”, 2008). Alessandro Magno è stato mostrato in maniera massiccia nel 2008. Le interviste con Fidel Castro e Vladimir Putin sono tanto leggendarie quanto controverse.

Il personaggio più attraente nel mondo del regista è sicuramente il broker Gordon Gekko di “Wall Street” (1987). Il motto di Brsenmephisto, “L’avidità è buona”, è entrato nel tesoro delle citazioni nella storia del cinema, così come il detto: “Se hai bisogno di un amico, compra un cane”.

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