È richiesta anche un’imposta di bollo per una “valutazione della giuria”. Ultimi chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate

Agenzia delle Entrate, c risposta n. 461 / E del 9 ottobre 2020: L ‘“Imposta di bollo per valutazioni e investimenti” fornisce utili spiegazioni in merito alla tassazione delle certificazioni di esperti richieste per pagare i contributi governativi ad enti e società tramite gara. Vediamo cos’è.

La domanda del contribuente

La ricorrente è una società che opera a sostegno della Regione ed è impegnata nella gestione e controllo dei fondi, nonché nell’istruttoria per l’erogazione di tali finanziamenti.

La disciplina dell’imposta di bollo prevede il pagamento dell’imposta bestemmiare.

Il firmatario chiede di conoscere il regime fiscale ai fini dell’imposta in questione il rapporto è dato (Rapporto di certificazione) e documenti allegati, come una lista di controllo e un rapporto sui costi consolidato, che, secondo l’interpellante, “costituiscono parte integrante del rapporto di certificazione dell’auditor”.

La valutazione della giuria è inoltre soggetta all’imposta di bollo

Innanzitutto l’Agenzia delle Entrate fornisce spiegazioni in merito alle due tipologie di valutazione. In particolare:

  • il rapporto è dato consiste in un semplice script contenente dichiarazioni;
  • bestemmiare consiste in un vero atto pubblico.

Pertanto, con una giuria, il perito redige un documento contenente elementi confermati, sotto la sua personale responsabilità.

Facendo riferimento all’imposta di bollo, articolo 28 della tariffa, la seconda parte è allegata al Decreto del Presidente degli Stati Uniti. 642/1972 stabilisce che sono soggetti a:

“Tipi, disegni, modelli, piani, dimostrazioni, calcoli e altri lavori di ingegneri, architetti, geometri, geometri e sensori; liquidazioni, dimostrazioni, calcoli e altri lavori contabili di liquidatori, contabili e specialisti in genere. “

Quest’ultima disposizione definisce quindi una serie di documenti, che si caratterizzano per il fatto di essere preparati, certificati e definiti da “specialisti in genere”.

READ  Perché non è conveniente tenere i soldi in un conto corrente?

In altre parole, persone autorizzate a svolgere determinate attività professionali.

In questo caso, il rapporto di certificazione è tra gli “altri lavori contabili dei professionisti in generale”. La stessa è quindi soggetta ad imposta di bollo secondo le disposizioni del citato articolo 28.

La disposizione si applica anche con riferimento alla check list e al rendiconto consolidato delle spese registrate, che “costituiscono parte integrante della relazione del revisore sulla certificazione”.

Articoli simili

Partnership tra professionisti: tutti dovrebbero avere la propria partita IVA?

Partnership tra professionisti: cosa succederà se molti partner smetteranno

Nuovo incontro di IEF, Agenzia delle Entrate e dei Ragionieri: commenti CNDCEC e ANC

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Torna in alto