Coronavirus: più di un milione di morti nel mondo – Cronaca

Il numero di decessi legati al coronavirus nel mondo ha superato il milione, secondo le università americane Jones Hopkins.

USA – In termini assoluti, il Paese più colpito restano gli Stati Uniti, che hanno ucciso oltre 205.000 persone e circa 7,15 milioni di contagi. Poi ci sono India e Brasile. Il numero totale di casi di positività registrati ufficialmente nel mondo dall’inizio della pandemia Covid-19 è di oltre 33,27 milioni.

Regno Unito – Le infezioni giornaliere da coronavirus nel Regno Unito raggiungono 7.143, un picco di quattro mesi, dopo un rallentamento di due giorni, dovuto anche a un parziale ritardo nella raccolta statistica nei fine settimana, e con la partecipazione di circa 200.000 test. Mentre il tasso di mortalità nell’ultimo giorno è salito a 71, è sicuramente il dato più alto dall’estate. Cresce anche il numero nazionale dei ricoveri ospedalieri negli ospedali per un totale di poco più di 2.000, oltre a quelli in terapia intensiva (297).

Israele, il Paese, ha superato gli Stati Uniti in termini di morti e popolazione per il coronavirus. Allo stesso tempo, è ai vertici dei Paesi con il maggior numero di nuove infezioni quotidiane, sempre rispetto alla popolazione. Lo dimostra il rapporto del ministero della Difesa, secondo il quale, sulla base del calcolo medio dell’ultima settimana, per la prima volta in Israele il tasso di mortalità è di 3,5 morti per milione di abitanti, e negli Stati Uniti – circa 2,2. Il blocco continua fino all’11 ottobre, ma è in fase di proroga. Il blocco in Israele contro la diffusione del coronavirus potrebbe durare “più di un mese” e potrebbe “richiedere molto più tempo”. Lo ha affermato il premier Benjamin Netanyahu, confermando così quanto già previsto dal ministro della Salute Julius Edelstein. Netanyahu ha quindi rivolto un appello a “tutti i cittadini nessuno escluso a rispettare le regole”, aggiungendo che gli aiuti economici possono essere tolti alle aziende che non rispettano le restrizioni. Il blocco attuale è valido fino all’11 ottobre, termine delle festività ebraiche. Russia – Nelle ultime 24 ore sono stati segnalati 8.232 casi di Covid-19 e 160 persone sono morte a causa della malattia. Questo è stato segnalato dal National Center for Virus Control. Dall’inizio dell’epidemia, secondo i dati ufficiali, in Russia sono stati registrati 1167.805 infezioni e 20.545 morti. Nella sola Mosca, nell’ultimo giorno sono stati individuati 2.300 nuovi casi di Covid-19 e il sindaco Sergei Sabyanin ha annunciato la chiusura delle scuole dal 5 al 18 ottobre, prolungando le vacanze scolastiche autunnali, che di solito durano una settimana.

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Iran – Sono stati registrati 3677 casi di infezione da coronavirus in Iran nelle ultime 24 ore. Questa cifra porta il numero totale di contagi nella Repubblica islamica a 453.637 persone. Il numero totale di nuove vittime è stato di 207. Il tasso di mortalità nel complesso è salito a 25.779. I pazienti in terapia intensiva stanno aumentando a 4.079 e guariti – a 378.727. Il numero totale di test – 3986720. Lo ha annunciato il portavoce del ministero della Sanità iraniano Sima Larry nel suo bollettino quotidiano. Nel frattempo, nelle ultime ore, molti operatori sanitari hanno espresso preoccupazione per il sovraffollamento degli ospedali pubblici, soprattutto nei reparti di terapia intensiva, invitando le autorità a mettere in quarantena la capitale, Teheran, una delle zone più colpite della Repubblica islamica.

Tunisia – La Tunisia continua a vedere un forte aumento del numero di casi giornalieri di contagio da coronavirus, dove in 48 ore (secondo i dati relativi al 27 e 28 settembre) sono stati registrati altri 1291 contagi, portando il numero totale di contagi accertati in Nord Africa a 17.405. Lo ha detto in una nota il ministero della Salute tunisino, aggiungendo che il bilancio delle vittime è salito a 246, di cui 32 in 48 ore. Di coloro che hanno ancora un test positivo, 331 sono ricoverati in ospedale, 87 – in terapia intensiva e 42 – per via respiratoria. Gli strisci effettuati dall’inizio dell’epidemia ammontano a 229.740. Il presidente della Repubblica Kais Said in una riunione del Consiglio di sicurezza nazionale ha dichiarato che non è escluso il ricorso a un provvedimento generale su tutto il territorio nazionale se la situazione epidemiologica peggiora ulteriormente. Dal 28 settembre per chi arriva dall’Italia in Tunisia, oltre all’obbligo di superare un test Rt-Pcr negativo, c’è l’impegno ad autoisolare la casa per sette giorni.

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