Coronavirus, nel Regno Unito c’è un boom di contagi: andiamo verso nuovi blocchi

Londra – Un nuovo castello nazionale? opportunità secondo uno dei principali consulenti scientifici Boris Johnson, che oggi annuncerà nuove misure per combattere il Covid. Con l’avvento dell’autunno la situazione negli ospedali del Regno Unito sta diventando critica. Seicento ricoveri al giorno per un totale di 4.000 posti letto occupati da pazienti affetti dal virus, il livello è di diverse unità inferiore a quello raggiunto prima della chiusura generale introdotta nel Regno Unito a marzo.

Se per il professor Peter Gorby, che guida il gruppo sui nuovi virus respiratori, il Paese è in uno posizione instabile e avvicinamento al punto di non ritornoIl presidente del Consiglio, domenica pomeriggio, ha spiegato al suo governo il sistema di emergenza a tre livelli, che prevede restrizioni diverse a seconda del numero di casi registrati in ciascuna regione. Oggi un annuncio in parlamento. ILI livelli più alti che potrebbero interessare città come Liverpool e Manchester includeranno, secondo indiscrezioni, la chiusura di pub e ristoranti e il divieto di mescolare le famiglie all’interno e all’esterno. Tuttavia, i comuni e le regioni accusano i leader di prendere decisioni senza consultazione e, soprattutto, indipendentemente dalle diverse esigenze e priorità economiche. Sir Richard Liz, capo del Manchester City Council, ha parlato del divario aperto tra Londra e le regioni: è praticamente impossibile per noi entrare nella bolla di Westminster, ha detto, mentre il sindaco di Liverpool Joe Anderson ha sottolineato che le misure rischiano di ricostruire la città fino al 1980 povertà e disoccupazione -S

Jonathan Van Tam, un altro consulente scientifico di Johnson, ha voluto evidenziare i progressi nella lotta al virus: All’inizio dell’anno abbiamo lottato con una malattia semi-invisibile di cui sapevamo poco. Ora sappiamo come affrontarloha detto, aggiungendo che era tempo di cogliere l’occasione per prevenire il ripetersi della storia intraprendendo un’azione più dura. Il ministro regionale Robert Jenrik ha promesso di rafforzare il coordinamento tra governo e autorità locali, ma i dati mostrano che il tempo sta per scadere: 15mila nuovi casi sabato in tutto il Paese, circa 13mila ieri. Ce ne sono molte anche nelle scuole – quasi 1.300 nell’ultima settimana di settembre – quindi il sindacato degli insegnanti chiede di riconsiderare le precauzioni prese dalle istituzioni. Intanto decine di migliaia di studenti universitari si sono ritrovati rinchiusi nelle università perché è impossibile uscire e consegnare cibo in camera.

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11 ottobre 2020 (modifica il 12 ottobre 2020 | 00:02)

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