Coronavirus, allarme ISS: “Rischio trasmissione incontrollata, evita contatti”

ROMA. L’ultima settimana ha visto un ulteriore forte aumento del numero di casi di Covid, aumentando l’incidenza negli ultimi 14 giorni a 648 infezioni per 100.000 residenti durante quel periodo. L’aumento, ha detto l’ISS, si è diffuso in tutto il paese.

Il segnale di allarme, che si estende a tutte le regioni, nella stragrande maggioranza dei casi è classificato come ad alto rischio con alta probabilità di deterioramento. Per questo l’Istituto Superiore di Sanità ribadisce che “è necessaria una forte riduzione dell’interazione fisica tra le persone per allentare la pressione sui servizi sanitari”. In altre parole, “le persone devono evitare tutte le opportunità di contatto con persone esterne alla propria casa che non sono strettamente necessarie e rimanere a casa il più a lungo possibile”.

Sul fronte dei ricoveri e delle vittime del virus ISS si conferma che l’età media del decesso da Kovid è di 80 anni, che è di oltre 30 anni superiore all’età media dei pazienti in generale. Solo l’1,1% dei morti aveva meno di 50 anni.

A proposito di patologie, si conferma anche una media di oltre 3 malattie preesistenti per le vittime di virus. Un totale di 174 pazienti (3,3% del campione) non aveva patologia, 682 (13,0%) aveva 1 patologia, 988 (18,9%) aveva 2 patologie e 3390 (64,8%) avevano 3 o più patologie. Nelle donne il numero medio di patologie osservate è 3,7, negli uomini 3,4.

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